Medicina
Eleonora Giorgi e il tumore al pancreas: sintomi, diagnosi e terapie da conoscere

La diagnosi e la scelta di raccontare tutto
Eleonora Giorgi ha scoperto il tumore al pancreas per caso. Un controllo di routine, la glicemia alta, poi gli esami più approfonditi. Il verdetto arriva senza preavviso. Lei non si nasconde. Decide di parlarne pubblicamente, di farsi vedere con il turbante, di raccontare la chemio, le terapie alternative, i momenti di speranza e quelli di paura.
Nei mesi successivi il pubblico segue ogni aggiornamento. Lei si mostra sorridente, ironica. La diagnosi, però, è tra le più dure. Il tumore al pancreas ha una sopravvivenza tra le più basse. Solo il 20% dei pazienti può operarsi. Gli altri si affidano a chemio e nuove sperimentazioni.
Come riconoscere il tumore al pancreas
Questa malattia è subdola. Arriva senza fare troppo rumore, i sintomi si confondono con altri disturbi. Spesso viene scoperta tardi. Gli oncologi indicano alcuni segnali da non ignorare:
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Dolore persistente alla parte alta dell’addome, che può irradiarsi alla schiena
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Dimagrimento improvviso senza spiegazione
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Pelle e occhi giallastri (ittero)
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Feci chiare, urine scure
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Diabete diagnosticato all’improvviso senza familiarità
Eleonora Giorgi ha capito che qualcosa non andava quando la glicemia è schizzata in alto. Non aveva mai avuto problemi con lo zucchero nel sangue. Poi la conferma con gli esami.
Perché il tumore al pancreas è tra i più aggressivi
Il problema è la diagnosi tardiva. Il pancreas è nascosto, difficile da controllare. Non esiste uno screening di massa come per il tumore al seno o al colon. Quando si scopre, è spesso in fase avanzata. Solo un caso su cinque viene operato.
Gli strumenti diagnostici principali sono:
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Ecografia addominale
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TAC e Risonanza Magnetica
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Esami del sangue per il marcatore CA 19-9 (non sempre attendibile)
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Biopsia pancreatica
Fattori di rischio e cause
Non sempre c’è una causa chiara. Alcuni elementi, però, aumentano il rischio:
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Fumo: triplica le probabilità
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Obesità: il grasso addominale influisce negativamente
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Dieta ricca di grassi saturi e carni lavorate
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Diabete di tipo 2: può essere sia un sintomo che un fattore di rischio
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Familiarità: chi ha parenti stretti con lo stesso tumore ha più probabilità di svilupparlo
Le cure: chirurgia, chemio, nuove sperimentazioni
Il primo obiettivo è rimuovere il tumore. Non sempre è possibile. La chirurgia è complessa, prevede l’asportazione di parte del pancreas e di altri organi. La procedura più usata è la duodenocefalopancreasectomia (Whipple).
Se non si può operare, si ricorre a:
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Chemioterapia con FOLFIRINOX o gemcitabina
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Radioterapia per ridurre il tumore
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Terapie sperimentali con farmaci a bersaglio molecolare
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Immunoterapia in fase di studio
Eleonora Giorgi ha deciso di provare una cura sperimentale negli Stati Uniti. Il suo caso ha riacceso il dibattito sulla ricerca.
Quali sono le speranze di sopravvivenza
I numeri non sono incoraggianti. La sopravvivenza a cinque anni è tra le più basse in oncologia. Negli ultimi anni, però, qualcosa sta cambiando:
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Nuovi farmaci combinati alla chemio stanno migliorando i risultati
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Test genetici per terapie personalizzate
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Diagnosi più precoci grazie all’intelligenza artificiale
Il tumore al pancreas è ancora una sfida, ma la ricerca sta accelerando.
Si può prevenire?
Non esistono metodi certi, ma alcune scelte riducono il rischio:
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Smettere di fumare
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Mangiare più fibre e meno grassi saturi
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Limitare il consumo di alcol
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Fare attività fisica
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Controllare la glicemia, soprattutto in caso di diabete
Conclusione
La storia di Eleonora Giorgi ha acceso i riflettori su una malattia di cui si parla poco. Il tumore al pancreas colpisce senza preavviso, lascia poche possibilità. Riconoscerlo in tempo è difficile, ma sapere quali sono i segnali aiuta.
Ogni anno migliaia di persone ricevono questa diagnosi. La ricerca avanza, le terapie migliorano. Eleonora ha scelto di raccontare tutto, di non nascondersi. Un gesto che ha fatto riflettere molti.