Il linguaggio dell'arte spiega l'imaging diagnostico, la mostra
Unendo i linguaggi dell’arte e della scienza “The Beauty of Imaging” racconta
la potenza e la bellezza di una delle scoperte più importanti
della medicina. La mostra, promossa dal Gruppo Bracco in occasione del suo novantesimo compleanno, rimarrà aperta alla Triennale di Milano
con ingresso libero fino al 2 luglio
Dal connubio tra arte e scienza nasce l’ispirazione per una mostra che celebra la bellezza “dall’interno” del corpo umano tra storie, tecniche diagnostiche e suggestioni visive, che ne rivelano la meraviglia più profonda. Questa esplorazione è possibile grazie alla diagnostica per immagini: una delle dieci scoperte più importanti nell’intera storia della medicina. Un insieme di tecniche che combina fisica, biologia, chimica, farmacologia e medicina per salvare vite umane.
Oggi il viaggio nel corpo si compie centinaia di migliaia di volte al giorno, in ogni parte del mondo, allo scopo di prevenire e curare. E così, “viaggiando” all’interno del corpo umano, scopriamo la straordinaria complessità dei meccanismi che lo regolano, l’affascinante perfezione delle strutture che lo reggono e l’armonia generale del suo funzionamento.
“L’obiettivo che ci siamo posti è far conoscere al grande pubblico una disciplina medica ancora poco nota, che però ha un’importanza straordinaria per la vita delle persone in tutto il mondo”, ha affermato Diana Bracco Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Bracco. “Per raggiungerlo abbiamo scelto di usare il linguaggio dell’arte e della divulgazione scientifica comprensibile anche ai più giovani. E per riuscire in questa difficile impresa abbiamo coinvolto dei partner d’eccezione: Marco Balich, lo Studio Giò Forma e Mauro Belloni che ringrazio di cuore”.
“La storia dell’imaging è davvero incredibile”, ha aggiunto Diana Bracco. “La timeline che vedrete nella mostra ci riporta indietro nel tempo per restituire l'evoluzione della diagnostica: dal primo trattato sul magnetismo di William Gilbert “De Magnete”, alle anticipazioni degli esperimenti di Roentgen ad opera di Goodspeed e Jennings, fino alla celebre scoperta nel 1895 dei Raggi X avvenuta, come molte delle grandi rivoluzioni scientifiche, per un caso fortunato. In questa vicenda appassionante ci sono anche delle vere eroine come Marie Curie, straordinaria figura di donna e scienziata che mi ha sempre affascinato, e i cui studi sono stati determinanti per l’avvio della medicina nucleare. Puntare con lungimiranza sui mezzi di contrasto ha fatto di noi un leader globale in un comparto delle scienze della vita tecnologicamente avanzatissimo”, ha sottolineato Diana Bracco. “Ormai una procedura a raggi X su tre nel mondo è fatta con prodotti Bracco: un dato di grande soddisfazione per un’impresa familiare e, credo, per l’intero Paese”.
Alla conferenza stampa di presentazione, Marco Balich, che ha curato con FeelRouge Worldwide Shows la supervisione artistica della mostra, insieme a Florian Boje di GiòForma che ne ha curato il design e il progetto di allestimento e a Mauro Belloni, direttore dei contenuti, hanno illustrato e raccontato come è nato il percorso espositivo che porta il visitatore in un viaggio ludico e appassionante “dentro e fuori” il corpo umano. Un grande spazio aperto in cui il visitatore è libero di muoversi esplorando i contenuti resi in forma “edutainment”: semplificati per un pubblico di non addetti ai lavori, ma preservandone il valore e l’attendibilità scientifica.
“Il percorso espositivo realizzato da FeelRouge e GiòForma per celebrare il 90° anniversario di Bracco - una delle realtà italiane più all’avanguardia nel mondo”, ha spiegato Marco Balich, Chairman Worldwide Shows Corporation “è un viaggio affascinante con un messaggio positivo e ottimista per il futuro della medicina attraverso la potenza e la bellezza dello studio del corpo umano. Ringrazio la Dottoressa Bracco per la sua visione e volontà di condividere il valore della ricerca rendendola accessibile a tutti”.
Intervenendo alla presentazione, Fulvio Renoldi Bracco, Amministratore Delegato di Bracco Imaging, ha annunciato due iniziative rivolte ai giovani medici. “Bracco Fellowships”, un programma di 90 borse di studio per la formazione di giovani radiologi europei, che sarà coordinato dalla Scuola Europea di Radiologia (ESOR). La seconda iniziativa formativa varata per il novantesimo anniversario del Gruppo in collaborazione con la Società scientifica Sirm riguarda tre borse di studio riservate a giovani radiologi italiani. Un’opportunità dal valore complessivo di 75 mila euro, dedicate in modo particolare al tema della salute delle donne.
“Parlando di futuro dell’imaging”, ha concluso Diana Bracco, “do a tutti appuntamento al simposio scientifico internazionale dedicato alle Scienze della vita e al futuro dell’imaging che terremo il 30 giugno a Colleretto Giacosa (Ivrea), presso il nostro Centro Ricerche del Bioindustry Park. Al convegno hanno già confermato la loro partecipazione, tra gli altri, il Premio Nobel Jean Marie Lehn e il Professor Sam Gambhir, massimo esperto sugli sviluppi della diagnostica. Una Tavola rotonda intitolata -Giovani, ricerca, lavoro - affronterà poi l’innovativa figura del ricercatore industriale”.