L’Italia tra le 10 nazioni al mondo per gli interventi di chirurgia plastica
Nata a Milano la ‘Sergio Noviello Academy’ per i chirurghi del futuro
Il settore della chirurgia estetica è uno dei comparti che , nel mondo e in Italia, non conosce crisi.
L’Italia è da qualche anno, secondo i dati della Società Internazionale di Chirurgia Estetica ( ISAPS )
tra le 10 nazioni con il maggior numero di interventi plastici.
In crescita la chirurgia plastica. Un'accademia per i chirurghi del futuro
Fanno compagnia al nostro Paese , in questo ranking verso la ricerca dello stare bene con se stessi, gli Stati Uniti, la Corea del Sud, il Messico, l’India, la Colombia, il Brasile, il Messico, la Germania e la Francia.
Ma quali sono i trattamenti chirurgici più richiesti?
In primis l’intervento di aumento del seno ( mastoplastica additiva), poi l’aspirazione del grasso corporeo (liposuzione), il miglioramento sugli occhi ( blefaroplastica) e infine l’addominoplastica.
Fra i non chirurgici sempre il botox, l’acido ialuronico e l’epilazione laser.
A sorpresa i siciliani sembrano essere i connazionali che maggiormente apprezzano queste disciplina medica.
Ma una crescita esponenziale di questo tipo ha bisogno necessariamente di un’altrettanto forte crescita della professionalità dei medici chirurghi specializzati in questo comparto.
Anche perché, e non è superfluo ricordarlo, che sempre di interventi medici si tratta. Interventi che devono avere la garanzia della massima professionalità di chi li esegue. Professionisti che devono mantenersi costantemente aggiornati su tecniche sempre più sofisticate e sempre meno invasive.
In crescita la chirurgia plastica. Nuove tecniche meno invasive
Va in questa direzione la nuovissima ‘Sergio Noviello Academy’ nata a Milano per dare una ’super specializzazione’ a medici già preparati.
La Sergio Noviello Academy nasce dal sogno del Prof. Noviello di diffondere – insieme a un pool di esperti internazionali – le conoscenze acquisite nei lunghi anni di esperienza e ricerca.
Il professore milanese, direttore di Milano Estetica (fra le 100 migliori cliniche europee), è considerato un innovatore della disciplina.
Lo abbiamo incontrato nella sua clinica nel cuore di Milano. Professore cosa l’ha spinta a creare questa nuova Accademia?
’Soprattutto il desiderio di condividere il sapere per metterlo a disposizione della scienza e in ultima analisi al benessere dei pazienti.
E poi per me ha rappresentato un sogno nato dalla mia sete di conoscenza. Una sete che mi ha accompagnato sempre nella mia crescita professionale e nella vita.’
Lei è ormai un chirurgo riconosciuto a livello internazionale, con questo progetto cosa si propone?
‘Le dico la verità, dopo tanto lavoro, ho voglia ancora di capire, ho voglia ancora di sapere e conoscere ma soprattutto ho desiderio di insegnare. E mi stimola moltissimo l’idea di trasferire tecniche innovative a giovani colleghi che guardano al futuro o a colleghi più senior affermati che non hanno smesso come me di apprendere.’
Lei è considerato un innovatore e in Accademia sicuramente trasferirà alcune tecniche nuove, una in particolare?
‘L’Accademia rappresenta un’occasione per apprendere metodologie e applicazioni sofisticate. Tra queste la tecnica BAT, che ho sviluppato e che rappresenta una vera e propria rivoluzione.
BAT è una strategia chirurgica applicabile alla maggior parte degli interventi. Limita il traumatismo dei tessuti e la perdita di sangue intraoperatoria, permettendo, nella quasi totalità dei pazienti, un recupero di sole 24/48 ore.
Una ripresa veloce e sicura, rispetto a quella ottenuta eseguendo gli interventi con le tecniche tradizionali e che oggi è applicata anche alla medicina estetica per garantire risultati naturali e armoniosi, con netta riduzione del disagio e degli effetti collaterali nel post-trattamento.’
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