Napoli, Monaldi all'avanguardia con tecniche mininvasive, altro che malasanità - Affaritaliani.it

Medicina

Napoli, Monaldi all'avanguardia con tecniche mininvasive, altro che malasanità

Eduardo Cagnazzi

Una protesi cardiaca malfunzionante è stata riparata senza ricorrere alla chirurgia. L'intervento ad una paziente di 80 anni affetta da scompenso cardiaco

Monaldi di Napoli, intervento all’avanguardia: protesi cardiaca riparata senza intervento chirurgico

Sanità di eccellenza al Monaldi di Napoli. Una protesi mitralica malfunzionante viene riparata senza ricorrere ad un intervento chirurgico. La procedura è stata eseguita all’Azienda ospedaliera dei Colli, Ospedale Monaldi, presso la Uoc di Cardiologia e Utic “Vanvitelli”, diretta dal professore Paolo Golino (nella foto). L’intervento, eseguito dal dottor Maurizio Cappelli Bigazzi, emodinamista, coadiuvato dalle dottoresse Gemma Salerno, ecografista, e Maria Teresa Palladino, anestesista, e con il supporto del personale infermieristico e dei tecnici di radiologia di sala, è stato effettuato su una paziente di 80 anni affetta da scompenso cardiaco refrattario alla terapia medica massimale che, quindici anni fa, era stata sottoposta a un impianto di valvola protesica biologica mitralica. 

A causa dell’età avanzata e per la presenza di un quadro clinico delicato, procedere per via chirurgica aveva elevati rischi, pertanto si è scelto di effettuare la riparazione della valvola inserendo, all’interno della protesi, una nuova valvola per via totalmente percutanea, ossia attraverso la puntura della vena femorale e sotto guida ecografica ed angiografica.

“L’intervento rappresenta una valida alternativa alla chirurgia cardiaca tradizionale in pazienti ad alto rischio operatorio, infatti è stato ridotto sensibilmente il trauma e il decorso post operatorio. La paziente, due giorni dopo l’intervento, è stata dimessa”,  spiega Paolo Golino.

“Si tratta di una procedura innovativa che è stata realizzata per la prima volta in Campania -spiega Antonio Giordano, commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera dei Colli- perché  la valvola è stata posizionata in maniera totalmente percutanea, ossia senza ricorrere a una incisione transapicale del cuore, bensì procedendo mediante la puntura del setto divisorio tra gli atri cardiaci”.