Medicina
Osteoporosi. Un legame stretto tra malattia e inquinamento dell’aria
Le polveri sottili del traffico rendono fragili le ossa umane
‘L’aria contaminata, dalle polveri sottili PM2,5 del traffico urbano, provoca danni pure alla nostra ossa, indebolendole soprattutto con mancanza di contenuti minerali e vitamina D. Questo aumenta l’osteoporosi e quindi la maggiore vulnerabilità alle fratture’ è in sintesi quanto viene rilevato da uno studio pubblicato ieri sulla rivista medica Jama Network Open.
Lo studio, come rilevato da Ottavio Ranzani uno dei principali autori, ha tenuto sotto controllo per tre anni l’esposizione ambientale e le ossa di 3700 persone tra i 34 e i 37 anni. Ed è stato fatto in India, considerato uno dei paesi con il più alto livello di inquinamento ambientale al mondo.
Osteoporosi e inquinamento da traffico, uno stretto legame
‘E’ stata riscontrata nei soggetti esaminati-conferma l’autore-un’evidente perdita di massa ossea. Le ossa vivono di processi di rigenerazione naturale ma in questo processo di ricrescita le cavità possono diminuire o aumentare. E questo accade soprattutto perché i contaminanti inalati provocano infiammazioni e reazioni ossidative’.
Ma le polveri sottili, sottolineano con preoccupazioni gli esperti dello studio, scaricate nell’ambiente principalmente dal traffico, riescono ad infiltrarsi in molte parti del corpo umano, dal cervello, all’utero e persino nelle arterie.
Non sembra quindi una sorpresa che possano colpire pure le ossa.
I dati non sono allarmanti ma è necessario fare azioni di prevenzione.
Soltanto in Spagna circa tre milioni di persone soffrono di osteoporosi e ben 230000 sono, in Italia le fratture ( anca, femore, polso etc) provocate da questa patologia.
Una patologia che dipende principalmente dalla genetica di ognuno, dai comportamenti e dall’aria che si respira.
Ma se l’India è sicuramente uno tra i Paesi più esposti alla contaminazione ambientale, l’Europa non è però del tutto al sicuro, pur non avendo gli stessi livelli di inquinamento.
Osteoporosi e traffico, uno stretto legame
I danni sulla struttura ossea umana provocati dall’inquinamento dell’aria toccano giovani ed adulti ma si riscontra maggiore evidenza nei senior.
Tra le prime azioni da portare avanti per soluzionare il problema, confermano gli autori dello studio, sarebbe utile allargare questo tipo di analisi su scala globale e poi identificare, anche se molto è già stato riscontrato a proposito, quali sono i mezzi di trasporto più contaminanti.
Tutti sanno quali sono ma la difficoltà sta nel eliminarli in tempi rapidi e sostituirli con altri ‘puliti’.
Da ultimo un altro punto che lo studio ha analizzato è quello relativo alla contaminazione provocata dalle polveri sottili nelle case.
L’abitudine di cucinare delle donne indiane usando il carbone chiaramente le espone a maggiori danni alle ossa rispetto agli uomini che stanno meno nel cucine.
Mentre, fortunatamente in Europa, questo tipo di inquinamento e di problema è quasi a livello zero.