Medicina

Pericolo Legionella: cos'è, come si trasmette e chi rischia di ammalarsi

Tutto ciò che c'è da sapere sulla legionella e sulla terapia e prevenzione della legionellosi

Milano. Il centro storico di Bresso, un paese vicino alla città meneghina, è piagato da un'epidemia di Legionella, che finora ha fatto ammalare diciotto persone, in un'età compresa fra i 60 e i 94 anni, provocando al momento tre morti.

In un articolo di Alessandra Corica pubblicato da Repubblica.it, uno dei massimi esperti di Legionella in Italia, il dottor Oscar Marino, direttore medico di presidio del Bassini di Cinisello Balsamo, dispensa delucidazioni sulla natura di questo batterio, sui pericoli che lo caratterizzano e sui sintomi a esso legati e soprattutto sulle caratteristiche dei soggetti a rischio contagio. Ecco tutto ciò c'è da sapere al riguardo.

Cos'è la legionella?

La legionella è un batterio che vive in acqua, a temperature comprese tra i 25 e i 55 gradi: non sopravvive a temperature più basse o più alte".

Trasmissione della malattia

"La legionella si trasmette attraverso il vapore acqueo e l’acqua nebulizzata, come nel caso dell’aerosol: la legionella si trova all’interno delle goccioline. Se queste sono abbastanza piccole, riescono a penetrare nell’alveo polmonare. E se ne hanno un’elevata carica batterica, determinano il diffondersi dell’infezione. Non è possibile, invece, la trasmissione da uomo a uomo".

Periodo di incubazione e primi sintomi

"Il periodo di incubazione varia da due a dieci giorni massimo. I sintomi sono respiratori e polmonari. Il batterio della legionella può determinare due tipi di malattia: una manifestazione più lieve, la Febbre di Pontiac,  ovvero una simil-influenza che di solito si risolve in un 3-4 giorni e non richiede cure specifiche. E una manifestazione più grave, la cosiddetta “malattia del legionario”, che determina invece una polmonite e per la quale è necessario il ricovero in ospedale e la somministrazione endovena di antibiotici specifici".

Chi rischia di ammalarsi

"Gli anziani con difese immunitarie basse e i malati cronici, nei quali la legionellosi si somma ad altre patologie preesistenti e ne determina l’aggravamento".Come si fa la diagnosi?"Di solito viene fatta in pronto soccorso, grazie a un rapido test delle urine simile a quello usato per determinare lo stato di gravidanza: è positivo se nelle urine del paziente vengono riscontrati degli antigeni, ossia degli anticorpi, specifici della legionellosi".

Terapia e prevenzione

"L’unico modo per debellare la legionella è una bonifica definitiva della rete idrica, o comunque della fonte da cui proviene l’acqua contaminata. Per evitare di contrarre il batterio, bisogna in ogni caso limitare l’esposizione al vapore acqueo, fare una pulizia costante di bollitori o altri contenitori dove l’acqua ristagna. E, in bagno, far scorrere a lungo la doccia in modo che la temperatura dell’acqua salga e superi i 55 gradi, uccidendo il batterio. Si possono anche installare nelle tubature dei filtri particolari che si trovano in commercio. Ma la bonifica generale e radicale della rete rimane la soluzione migliore".