Medicina
Testosterone, l’ormone della virilità tra fake news e speranze
Modesti miglioramenti per i senior, nessun miracolo ma meno rischi di infarti
Testosterone, l'ormone della virilità tra fake news e molte speranze
Testosterone, dolori e gioia per tanti senior che, nell’averne in dosi “giovanili”, ci vedono maggiore energia, vigore sessuale e forza. Già dieci anni fa la prestigiosa rivista Time aveva dedicato una storia di copertina titolandola “Manopausa”. Nell’inchiesta si vedeva quanto già all’epoca l’industria aveva cavalcato il business dell’ormone “dell’eterno vigore” con un giro d’affari di 2 miliardi di dollari solo negli Stati Uniti. Non un farmaco come Viagra , Cialis, o Levitra ma un ormone capace di ridare lo smalto della giovinezza. Il messaggio del prodotto era ed è rimasto forte e convincente : allontanare il declino dell’età nei maschi regalando forza, vigore ed energia. Insomma una pillola della “quasi” eterna giovinezza. Ma, se da un lato nell’ultimo decennio il consumo di testosterone è aumentato, dall’altro sono pure aumentati anche alcuni indesiderati effetti cardiovascolari come infarti e ictus. Un trend, questo degli effetti avversi, in ascesa che ha costretto la Food and Drug Administracion ha mettere l'obbligo di mettere un “warning” sui rischi potenziali del prodotto. E questo, con dispiacere di consumatori e produttori, ne ha fatto diminuire i consumi.
Testosterone, nuovi studi rilevano prove rassicuranti
Ma adesso, in soccorso all’ormone della potenza senile, ecco un nuovo studio ."I risultati forniscono prove rassicuranti e sostanziali del fatto che la terapia sostitutiva con testosterone non aumenta in modo apprezzabile il rischio di morte per cause cardiovascolari se opportunamente prescritta", conferma l'autore Dr. Michael Lincoff della Cleveland Clinic sui risultati presentati sul “New England Journal of Medicine”. Dalle evidenze dello studio si scopre che gli uomini con bassi livelli di testosterone che ricevevano gel di testosterone per aumentare l'ormone sessuale, non hanno mai fatto registrare tassi più elevati di infarti o ictus, rispetto agli uomini con placebo. Di fronte a questi nuovi dati la comunità scientifica (come al solito) si è divisa con pareri discordanti.
Testosterone, le nuove evidenze da prendere con cautela ed attenzione
L’ autore senior dello studio Dr. Steven Nissen, cardiologo presso la Cleveland Clinic ha sottolineato come le nuove evidenze siano da prendere con attenzione "Sebbene lo studio abbia mostrato prove che il trattamento con testosterone può essere sicuro per gli uomini con bassi livelli di testosterone, non si dovrebbe comunque giustificare una prescrizione diffusa”. La preoccupazione di molti medici è che i buoni risultati diano il via libera all’uso indiscriminato di testosterone per culturisti e atleti, in cerca di migliori prestazioni. Lo studio ha preso in esame 5.200 uomini, tra i 45 e gli 80 anni, a cui è stato dato l'uso di un gel placebo o di un gel di testosterone, da strofinare sulla pelle ogni giorno per 22 mesi. Tra gli uomini che hanno utilizzato il gel di testosterone, il 7% ha avuto un evento cardiaco importante, come un infarto o un ictus. Tra coloro che hanno utilizzato il placebo, il 7,3% ha avuto un evento cardiaco maggiore. E, dato che tutti i partecipanti erano ad alto rischio di problemi cardiaci, i risultati suggeriscono che il testosterone non aumenti il rischio. Tra gli effetti collaterali però si è visto anche una crescita del rischio di aritmie.
Testosterone, tra i rischi un possibile aumento di cancro alla prostata
Lo studio è stato finanziato da un gruppo di produttori di testosterone tra cui AbbVie, produttore di Androgel. Gli effetti indesiderati comuni e i rischi associati al prodotto sono inclusi nel materiale di marketing, incluso un possibile aumento del rischio di cancro alla prostata. Nel nuovo studio, il cancro alla prostata si è verificato in 12 pazienti (0,5%) e nel gruppo testosterone rispetto a 11 pazienti (0,4%) nel gruppo placebo. Lo studio è stato gestito in modo indipendente dal Cleveland Clinic Coordinating Center for Clinical Research. Altri studi clinici però smorzano l’entusiasmo ed indicano risultati modesti se non addirittura impercettibili. In ogni caso però nonostante molti clinici confermino che il testosterone non sia la sorgente della giovinezza e non fermi certamente gli effetti dell'invecchiamento, molti americani senior e non solo continuano a credere nell’ormone perchè vogliono sentirsi come quando erano giovani. L’unico dato certo in verità è che, per il momento e purtroppo nessun ormone, è ancora in grado di far scorrere all’indietro le lancette dell’orologio biologico.