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Meteo, inverno non finito. Vortice Polare a pezzi e a fine mese neve e gelo

Meteo, inverno non finito

Inverno finito? NO


Inverno finito? Non è detta l'ultima parola, anzi. Dalle proiezioni dei Centri di Calcolo sembrerebbero esserci dei segnali interessanti: l'ipotesi emersa è quella di un improvviso stratwarming sopra il Polo Nord, con la successiva frantumazione del Vortice Polare. Ragion per cui entro fine Febbraio l'Italia rischia uno stravolgimento atmosferico, nel giro di pochissimi giorni.

Stratwarming: con questo termine, in meteorologia, si fa riferimento ad un anomalo e intenso riscaldamento della stratosfera terrestre, proprio sopra il Circolo Polare artico, nell'ordine anche di 50/60°C nel giro di pochissimi giorni.

Come spiega www.ilmeteo.it, nelle prossime settimane andrà tenuta sotto osservazione l'area tra la Siberia e l'Alaska, dove l'anomalia termica potrebbe essere più rilevante: addirittura, come indica la cartina, sono attesi degli scarti rispetto alla media fino a +53°C.

Tale riscaldamento, una volta attivatosi, tende gradualmente a espandersi in direzione dell'alta troposfera, con ripercussioni sul Vortice Polare nell'arco di circa 2/4 settimane: il settore troposferico immediatamente inferiore, infatti, viene costretto a deformarsi (in termine tecnico si parla di "dislocazione del vortice polare") o a rompersi, suddividendosi in 2/3 minimi depressionari distinti ("split del vortice polare"), i quali poi viaggiano, almeno in parte, in direzione delle medie latitudini, provocando ondate di freddo fin sul cuore dell'Europa e anche sull'Italia.

Dallo studio di alcuni indici atmosferici è emerso che l'ipotesi più gettonata è quella di una suddivisione in più porzioni del Vortice Polare (come detto, in gergo tecnico Split del Vortice Polare), con la possibilità di poderosi scambi meridiani (ovvero correnti fredde che scendono da Nord verso Sud).Non solo. Anche gli ultimi dati previsionali a nostra disposizione sul medio e lungo periodo vanno nella stessa direzione. Le proiezioni del Centro Europeo, infatti, iniziano inoltre a fiutare movimenti interessanti a scala emisferica, con una possibile irruzione verso l'Europa centrale (e successivamente verso l'Italia), di una poderosa massa d'aria fredda di origine artica, verso fine mese.In questo contesto avremmo a che fare con temperature diffusamente sotto la media e verosimilmente anche con un ritorno delle precipitazioni; da valutare successivamente dove si formeranno i minimi depressionari per individuare le zone maggiormente coinvolte e se ci saranno occasione per nevicate fino a bassa quota.

In sintesi, non aspettiamoci una resa definitiva dell'Inverno! Le sorprese sul fronte meteo sono dietro l'angolo.Va ricordato, per amor di chiarezza, che trattandosi di previsioni a lungo termine quella che vi proponiamo è solamente una visione generale sul tempo atteso e non una previsione dettagliata per la singola località o utile pianificare la propria vita privata.