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Class action emissioni: accordo tra Altroconsumo e Volkswagen

Redazione Motori

Raggiunto un accordo tra Altroconsumo e Volkswagen che prevede risarcimenti fino a 1.100 euro per oltre 60.000 consumatori coinvolti nella vicenda

Il 15 maggio 2024, Altroconsumo e il Gruppo Volkswagen hanno annunciato un accordo a favore dei consumatori che hanno aderito alla class action riguardante la vicenda delle emissioni Diesel.

L'accordo prevede un risarcimento totale di oltre 50 milioni di euro, ponendo fine a una lunga battaglia legale iniziata nel 2015.

Dettagli dell'accordo

Il risarcimento copre i proprietari di veicoli Volkswagen, Audi, Škoda e SEAT equipaggiati con motore Diesel EA 189, acquistati tra il 2009 e il 2015. I consumatori ammessi alla class action riceveranno:

1.100 euro per ciascun veicolo acquistato nuovo da un singolo proprietario e non rivenduto prima del 26 settembre 2015.

550 euro per ciascun veicolo acquistato usato o rivenduto prima del 26 settembre 2015.

In caso di comproprietari, l'importo sarà maggiorato di 300 euro per ciascun comproprietario oltre il primo.

Procedura di adesione

Nelle prossime settimane, Altroconsumo definirà le modalità tecniche e operative per permettere agli aventi diritto di aderire all'accordo e avviare le procedure di pagamento. Una piattaforma online sarà disponibile da dicembre 2024 per gestire le operazioni in modo sicuro ed efficiente. Ulteriori dettagli saranno forniti a breve da Altroconsumo.

Fine della vicenda legale

Questo accordo conclude la vicenda giudiziaria senza ulteriori ricorsi in Cassazione relativamente alla sentenza della Corte di Appello di Venezia. Altroconsumo e il Gruppo Volkswagen hanno così convenuto di non procedere oltre, offrendo finalmente una risoluzione ai consumatori coinvolti.

L'accordo tra Altroconsumo e Volkswagen rappresenta una svolta significativa per i consumatori italiani coinvolti nello scandalo delle emissioni Diesel. Con questo risarcimento, viene riconosciuta l'importanza della tutela dei diritti dei consumatori e si chiude un capitolo importante nella storia delle controversie automobilistiche.