Auto e Motori

Fase 2 Coronavirus, Fenoglio (Unrae): Chiediamo misure dirette per le imprese

L’emergenza da Coronavirus non guarda in faccia a nessuna e ha colpito anche il mondo dei veicoli industriali, in grande sofferenza già nel 2019.

Dopo un inizio 2020 molto critico, il mese di febbraio ha registrato, grazie a incentivi mirati, +9,2% rispetto a gennaio 2020 ma un -13% rispetto allo stesso mese del 2019. Marzo - 40% e aprile - 60%. E le prospettive non sono delle migliori: per i dati dell’ultimo trimestre dell’anno ci si aspetta, infatti, una vera e propria ecatombe per due motivi principali… 1) La Rete sta soffrendo parecchio sia sulle vendite sia sul servizio; 2) I clienti non potranno più acquistare perché, quando fra sei mesi finiranno tutte le moratorie, verranno a galla i debiti delle aziende.

Con un parco circolante fra i più vecchi d’Europa (400.000 mezzi sono ante euro 4 mentre la media età è di 13,7 anni contro una media europea di 7/8 anni) cosa serve per ripartire? Cosa deve fare il governo per sostenere un settore abbandonato a se stesso? Lo abbiamo chiesto a Franco Fenoglio Presidente Sezione Veicoli Industriali UNRAE secondo il quale “servono liquidità nelle casse delle aziende, un azzeramento delle tasse per 12/24 mesi, prestiti a lungo termine (magari senza interesse), garanzie bancarie e altro ancora… “.