Auto e Motori
Milleproroghe, stretta sulle auto aziendali: ANIASA critica la scelta del Governo
Il mancato intervento normativo penalizza imprese e lavoratori: aumento della tassazione, calo delle immatricolazioni e minori entrate per l’Erario
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La stretta sulle auto aziendali contenuta nella Legge di Bilancio 2024 e confermata nel DL Milleproroghe continua a far discutere.
ANIASA, l’Associazione che rappresenta il settore dei servizi di mobilità in Confindustria, lancia l’allarme: l’assenza di una revisione normativa penalizzerà le imprese, il settore automotive e le entrate statali.
Un impatto negativo su aziende, lavoratori e fisco
Secondo ANIASA, il respingimento degli emendamenti che avrebbero mitigato gli effetti della nuova tassazione sulle auto in fringe benefit è una decisione “immotivata e dannosa”. Il nodo centrale riguarda l’eliminazione del regime forfettario basato sulle tabelle ACI, con il rischio di un ritorno alla tassazione analitica del 1997.
Il nuovo regime fiscale, entrato in vigore il 1° gennaio 2024, potrebbe far crescere il valore imponibile del benefit auto fino a +67%, con un aggravio medio di 1.600 euro annui in busta paga per i dipendenti. A subire maggiormente le conseguenze sarebbero i lavoratori della classe media, principali utilizzatori di vetture diesel e benzina.
Minori immatricolazioni e un calo delle entrate per lo Stato
Le imprese stanno già adottando contromisure: prolungano i contratti di noleggio anziché rinnovarli con nuove immatricolazioni, nel tentativo di contenere i costi derivanti dalla nuova norma. Un fenomeno che si tradurrà in un calo della domanda di auto aziendali e, secondo le stime di ANIASA, in minori entrate per l’Erario pari a 125 milioni di euro nel 2025.
“Questa decisione – commenta Alberto Viano, Presidente ANIASA – contraddice gli obiettivi di transizione ecologica, rallentando il rinnovo del parco circolante e penalizzando il settore automotive, già in sofferenza. Servirebbe un intervento legislativo coordinato sulla fiscalità dell’auto aziendale, richiesto da anni al MEF, ma rimasto inascoltato.”
Cosa potrebbe accadere nel 2025?
Se il Governo non interverrà per garantire una clausola di salvaguardia per le vetture immatricolate prima del 1° gennaio 2025, le auto aziendali già assegnate subiranno una tassazione maggiore rispetto alle attuali regole. Un'incertezza normativa che potrebbe spingere molte aziende a ridurre l’utilizzo delle auto aziendali a lungo termine, con conseguenze su tutto il comparto del noleggio e delle vendite flotte.
ANIASA auspica una revisione della norma prima della Legge di Bilancio 2025 per evitare contraccolpi economici per imprese e lavoratori. Il rischio? Un effetto domino negativo su industria, mobilità aziendale e bilancio statale.