Motorsport

Dakar 2019: intervista a Bernard Piallat, Patron di PH Sport

Sembrava una storia già in archivio. Invece, via la polvere e di nuovo sguardo alle stelle. Merito delle cinque 3008 schierate al via della 41ma Dakar Perù.

Per tutti questi mesi, dalla fine della Dakar 18 all’istruttoria della Dakar 2019 Perù, hanno fatto di tutto per farci scordare le leggendarie Peugeot DKR. Non ci sono riusciti. Non si spazzano via tre anni di impero. E non si pone fine a un Progetto leggendario rinchiudendolo come un tesoro nel forziere dei ricordi.

La leggenda si è risvegliata. Lo si scopre alla viglia della partenza del Rally.

Easy Rally schiera due delle ultime 3008 DKR, affidate agli Equipaggi Jean-Pascal Besson-Jean Brucy, e Pierre Lafay-Sebastien Delaunay.

Tre, invece, sono le 3008 DKR allineate da PH-Sport, Harry Hunt-Wouter Rosegaar, Pierre Lachaume-Jean Michel Polato, e va da sé che la numero 306 dell’”ultimo arrivato” Sébastien Loeb è al centro del palcoscenico. Loeb e Daniel Elena tornano alla Dakar con la Peugeot, una 3008 DKR un po’ particolare. Ce lo racconta Bernard Piallat, Deus ex Machina del Team PH-Sport.

 

D:Quando e come è successo? Dove origina una delle storie più avvincenti della Dakar che si deve ancora correre?

Bernard Piallat. “Conosciamo Sébastien Loeb da molto tempo, perché tra le altre  cose lo abbiamo fatto correre con noi nel 1997 e con lui abbiamo vinto il Mondiale Junior nel 2001. La buona relazione è stata conservata per tutti gli anni a seguire. Nel mese di Ottobre, durante il Rally del Marocco, Seb mi ha chiamato un mattino dicendomi che vedere il teaser delle Mini per la Dakar gli aveva fatto venire voglia di tornare. Mi chiedeva se avevo una Vettura disponibile. Gli ho risposto di sì, e lui mi ha detto che avrebbe cercato di capire se poteva trovare il budget necessario. Mi ha richiamato qualche giorno più tardi. Aveva trovato il budget, non aveva niente da fare il mese di Gennaio… allora, e voilà, siamo partiti.”

D: In effetti in Spagna poteva sembrare un’ipotesi…

Bernard Piallat. “No, in Spagna, quando ha vinto il Catalunya, non era ancora cosa fatta!”

Parliamo della Vettura, della mitica Peugeot 3008 DKR. Quale versione, quali cambiamenti?

Bernard Piallat. “La 3008 DKR per la Dakar 2019 di Loeb è una versione identica a quella che lui aveva lo scorso anno, tranne per la larghezza della carreggiata, non “Maxi”. Stesso motore, stesso chassis, stessi cambio e ammortizzatori, ma non la stessa larghezza della Maxi vincitrice lo scorso anno con Sainz. ASO ha imposto per regolamento che i cinque primi classificati dello scorso anno non potessero utilizzare una Peugeot Maxi. Harry Hunt avrebbe potuto utilizzarla, Peterhansel o Sainz no, Sebastien Loeb no. Penso che abbiano voluto evitare che i Piloti top potessero tornare con la Macchina che aveva vinto. Per tutti questi, per Loeb nel caso specifico, la stessa Peugeot DKR, solo più stretta.”

D: Quindi si tratta di una versione della DKR dotata degli ultimi aggiornamenti?

Bernard Piallat. “Assolutamente sì. A parte l’imposizione regolamentare, è in tutto e per tutto la stessa DKR utilizzata da Peugeot.”

D: Una Macchina da seguire con attenzione e competenza particolari?

Bernard Piallat. “Io direi che, seppure meno che nel WRC dove siamo presenti da vent’anni, cominciamo ad avere una certa esperienza di Rally Raid. Abbiamo corso con Al Qassimi, abbiamo collaborato strettamente con Peugeot Sport, alcuni dei nostri meccanici erano nel Team Peugeot. La differenza del nostro assetto rispetto a quello del Team Peugeot va ricercata nel fatto che loro, oltre ai Meccanici di routine, avevano anche i tecnici specializzati, motore, cambio, ammortizzatori. I nostri, invece, sono allo stesso tempo meccanici generalisti e tecnici specializzati.”

D: Possiamo chiedervi quali sono i vostri obiettivi?

Bernard Piallat. “Certo, possiamo fugare immediatamente tutti i vostri eventuali dubbi. Ecco, noi abbiamo un solo obiettivo: vincere!” (ABMnews)

Foto Red Bull