Auto e Motori
Volkswagen Polo TGI: la city car a metano gioca la carta ecologica
Entro il 2025 il Gruppo Volkswagen porterà sul mercato oltre 30 nuovi veicoli elettrici. In questo periodo transitorio che vedrà la coesistenza di diverse tipologie di trazione, il metano giocherà sempre di più un ruolo chiave grazie al suo elevato potere energetico e alla possibilità di essere generato da processi che rispettano l’ambiente. Rispetto a benzina e gasolio, infatti, il metano fornisce una quantità di energia notevolmente superiore: 1 kg di gas metano corrisponde rispettivamente a 1,3 l di gasolio e a 1,5 l di benzina.
La capacità di 1 kg di gas metano è di 11,69 kWh, che scende a 9,86 per il gasolio, e a 8,77 per la benzina. Inoltre, il gas offre il vantaggio di poter essere ottenuto da materie prime rinnovabili e combusto in modo da neutralizzare le emissioni di CO2: per esempio, ciò significa concretamente che nella combustione del biometano prodotto in modo industriale (che ha la stessa struttura chimica del gas naturale) viene rilasciata la medesima quantità di CO2 che è stata precedentemente assorbita dalla crescita delle relative piante. Proprio per questo la Casa ha realizzato un motore completamente nuovo che rende ancora più sostenibile la Polo sesta generazione.
La Polo, con i suoi oltre 14 milioni di esemplari venduti, è una delle auto più grandi tra le piccole. Ora la sesta generazione è completamente nuova e offre una dotazione di serie da categoria superiore: cinque porte e sistema di controllo perimetrale Front Assist con funzione di frenata di emergenza City e riconoscimento dei pedoni, oltre al sistema anti collisione multipla. A parità di dotazioni, quindi, questa Polo ottimizzata da ogni punto di vista risulta più conveniente. Concept e contenuti della sesta generazione sono dunque punto di riferimento in fatto di progresso in campo automobilistico e del nuovo status quo raggiunto dalle compatte. Per la configurazione dell’auto sono disponibili tre versioni di allestimento: Trendline, Comfortline e Highline, cui si aggiunge la sportiva Polo GTI.
Il primo motore a gas metano impiegato su una Polo è un tre cilindri di nuova progettazione che sviluppa 90 CV da una cilindrata di 999 cm3; questa potenza è sempre disponibile tra 4.500 e 5.800 giri. L’efficiente motore a gas metano eroga la sua coppia massima di 160 Nm già a 1.900 giri (fino a 3.500 giri). Il motore si avvia sempre in modalità a metano (se la riserva di gas è sufficiente). Se, nel serbatoio ad alta pressione (che offre la massima garanzia di sicurezza) la riserva di metano si esaurisce, il motore a ciclo Otto passa all’alimentazione a benzina. L’autonomia complessiva della Polo 1.0 TGI arriva a superare i 1.190 chilometri. Un fattore chiave nelle sue emissioni ridotte è la conversione ottimale del metano in gas di scarico. Al fine di portare rapidamente il catalizzatore alla corretta temperatura di esercizio e di mantenerla, la Volkswagen ha sviluppato un processo lambda frazionato.
Durante il riscaldamento e a carichi ridotti, due cilindri sono accesi utilizzando una miscela grassa e uno utilizzando una miscela magra. Qui, un componente importante della tecnologia è la sonda lambda dotata di riscaldamento elettrico. Grazie a questo, la sonda è in grado di svolgere la propria funzione regolatrice in non più di dieci secondi da una partenza a freddo, anche se i gas di scarico e il sistema di scarico contengono ancora tracce di condensa. In occasione della sua presentazione a Verona, abbiamo avuto modo di provarla su un percorso misto di circa 100 chilometri. Il test ha messo in luce, ancora una volta, le qualità già note del modello: elevato confort di bordo, abbinato a una dinamica reattiva capace di garantire sia delle buone progressioni. Il tutto con un occhio di riguardo verso i consumi. Cosa che non guasta mai, soprattutto di questi tempi.