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Pensioni Ape, calcola la pensione con la riforma Ape. Novità pensioni
Ape riforma pensioni
Pensioni Ape. Riforma pensioni Ape, ma quanto costerà uscire con l'anticipo pensionistico dal 1° maggio 2017? Con l'approvazione definitiva della legge di Bilancio anche se diversi aspetti devono essere ancora chiariti da alcuni decreti attuativi attesi nella prima parte del 2017, le principali caratteristiche sono ormai note ed è possibile dare le prime indicazioni sul funzionamento della misura che entrerà in vigore dal 1° maggio 2017 e coinvolgerà la generalità dei lavoratori iscritti a forme di previdenza pubbliche obbligatorie a partire dal 63° anno di età. L'APe partirà in due forme: agevolato in favore di quattro categorie di lavoratori che si trovano in condizione di difficoltà (disoccupati, invalidi, soggetti che assistono parenti disabili, addetti a mansioni gravose) a condizione di avere 30 anni di contributi (36 anni per gli addetti a mansioni gravose) e di mercato a condizione, in questo caso, di avere almeno 20 anni di contributi e l'importo della pensione calcolata al momento della richiesta di Ape non inferiore a circa 700 euro lorde al mese. Chi accede all'APE volontario deve ulteriormente trovarsi a non più di 3 anni e 7 mesi dal pensionamento di vecchiaia nel regime obbligatorio.
Lasciare attraverso l'APe volontario costerà tra il 5 ed il 6% per ogni anno di anticipo se si chiederà il 95% dell'assegno netto maturando. Ipotizzando un TAN annuo del 2,5% e un costo pari al 29% per la stipula della polizza assicurativa contro il rischio premorienza del percettore. In corrispondenza del massimo anticipo, 43 mesi, cioè 3 anni e 7 mesi rispetto al pensionamento nel regime obbligatorio, la decurtazione sulla pensione finale può raggiungere quindi il 20%, cioè un quinto della pensione netta maturata al momento della richiesta di APE. La decurtazione sarà però più elevata nei primi anni di accesso al pensionamento per poi gradualmente diminuire nel tempo (grazie all'effetto della rivalutazione dell'assegno pensionistico) sino alla scadenza del 20° anno di restituzione. Dato che i calcoli sono complessi PensioniOggi.it ha elaborato qui un programma gratuito in cui vengono mostrati i potenziali effetti di come sarà influenzato il calcolo dell'assegno in base alle diverse scelte operate dal lavoratore. Le cifre esposte sono ancora indicative in quanto molti aspetti dell'APE devono essere ancora chiariti ma coincidono in larga parte con quelle elaborate dal Sottosegretario Nannicini in occasione della presentazione ufficiale della misura.
Da segnalare che l'azienda, inoltre, potrà finanziare l'anticipo azzerando completamente il costo chiesto dal lavoratore versando la contribuzione correlata agli ultimi stipendi percepiti dal lavoratore prima di lasciare il servizio per tutto il periodo di percezione dell'APE volontario. In questo modo la restituzione del prestito sarà pressochè azzerata dato che la pensione partirà da un importo più elevato di quella calcolata al momento dell'accesso allo strumento. Va menzionata anche la possibilità per il lavoratore di estinguere anticipatamente il debito secondo le modalità che saranno fissate in un decreto attuativo atteso entro il 2 marzo dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Ecco il programma per simulare gli effetti dell'APE sulla pensione
fonte http://www.pensionioggi.it