Home
Pensioni, aumento delle minime. Novità su riforma, così cambiano le pensioni
Riforma pensioni: Ape e aumento delle minime. Molte novità
Riforma pensioni. E' quasi certo l'aumento delle pensioni minime che il governo e la maggioranza inseriranno probabilmente nella Legge di Stabilità e in particolare nella riforma delle pensioni.
Tito Boeri, presidente Inps, (su Il Sole 24 Ore) parla a 360 gradi della riforma pensioni. La discussione ha toccato diversi temi. Dall'Ape al ruolo che l'Inps avrà nell'anticipo pensionistico. Spazio anche al superamento delle ricongiunzioni onerose e all'ottava salvaguardia. Inoltre si è discusso del problema della natura del reddito delle famiglie che ricevono la quattordicesima e la questione del debito. Un ritorno in grande stile da parte del presidente dell'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale. Quando parla non è mai banale, anzi. Anche nell'ultima intervista ha lanciato una frecciata a coloro che percepiscono il vitalizio politico. Ha citato anche il documento 'Non per cassa, ma per equità', su cui si è dibattuto a lungo nella primavera di quest'anno. Le ultime novità sulle pensioni hanno per protagonista il famoso economista italiano, numero uno dell'Inps. Sono attese già dalla giornata di oggi le reazioni dal mondo della politica e dei sindacati. Le dichiarazioni di Boeri non possono passare in secondo piano, anche perché riportano un'anticipazione forse decisiva riguardo le prossime scelte del governo Renzi.
Riforma Pensioni, ultime novità su Ape
Il balletto di ferragosto spazzato via dalla concretezza del presidente dell'Istituto previdenziale italiano. Stando alle parole pronunciate da Boeri, per l'Ape è soltanto questione di mesi. "L'Inps avrà un ruolo chiave in questa operazione", così il professore della Bocconi sulla misura che il governo sta ancora discutendo con i sindacati (nuovi incontri sono previsti nella prima settimana di settimana). Le ultime notizie sulle pensioni di oggi 29 agosto approfondiscono l'intervista di ieri, dove si legge chiaramente che l'istituto presieduto da Boeri si sta già attivando per "il supporto nella scrittura delle norme e nell'ingegnerizzazione di processi". Sempre il presidente ha voluto smentire le cifre che sono circolate in queste ultime settimane in riferimento alla spesa del governo per l'introduzione dell'Ape. Ha anche spiegato che l'anticipo pensionistico dovrà tenere conto su cosa si fa "sugli ammortizzatori sociali e viceversa". L'Ape, così come è stata pensata, porterà a creare debito aggiuntivo. Per questo motivo il professore ricorda un passaggio fondamentale: scegliere con cura le categorie per cui si è deciso di cancellare le rate di ammortamento attraverso bonus fiscali. Boeri ha dunque le idee chiare su quali passi l'esecutivo dovrà compiere o sta per compiere da qui a poche settimane. Ricordiamo la dead-line di ottobre, entro la quale il quadro dovrà essere completato. Anche perché il referendum costituzionale sarà un altro passaggio chiave delle fortune o meno del governo e, ovviamente, del premier Renzi.
Il sì più convinto del professore arrivare per le ricongiunzioni gratuite, uno dei capisaldi del documento citato nel primo paragrafo, 'Non per cassa ma per equità', che portava la sua firma appunto. Il discorso si fa più complesso quando si entra nel merito delle 14esime, dove spiega che 7 famiglie su 10 ricevono la quattordicesima pur avendo un reddito famigliare non "compatibile". Chiusura infine sulla possibile ottava salvaguardia. Boeri in questo caso ha citato gli oltre 11 miliardi di spesa, soldi con cui si sarebbe potuto finanziare per 10 anni il reddito minimo per le persone tra i 55 e 65 anni che hanno perso il lavoro.