Politica

Addio a Franco Frattini, la sua ascesa non per obbedienza a Berlusconi

L'opinione di Pietro Mancini

Frattini non era sussiegoso e rispondeva a tutti, apprezzato anche dall’opposizione

Addio a Franco Frattini, politico corretto e non sussiegoso

Il ministro, ex finiano, Adolfo Urso, ha commemorato il Presidente del Consiglio di Stato, Franco Frattini, a lungo ministro, scomparso a 65 anni, che sarà, giustamente, ricordato dalla Nazione con i funerali di Stato. Ma, come alcuni collaboratori della premier, e la stessa Giorgia Meloni, Urso ha omesso di dire che una delle principali qualità dell’ex titolare della Farnesina (più apprezzato di Tajani, premiato non per le capacità, ma per l’obbedienza a Berlusconi) fosse la cortesia.

Frattini non era sussiegoso e rispondeva a tutti, come Mancini, in passato, e Letta e Malagò, oggi. Ed era apprezzato anche dall’opposizione. La disponibilità nei confronti dei concittadini, la correttezza nello svolgimento dei propri incarichi, in Parlamento (fu tra i padri della Riforma della Pubblica Amministrazione), nel governo della Nazione e della UE,  la gentilezza erga omnes: solo dimostrando tali attitudini, come fece Frattini, omaggiato, post-mortem, da amici e avversari, i politici possono contribuire ad attenuare la sfiducia negli occupanti, pro-tempore, delle poltrone pubbliche.