Politica
Alessandra Moretti e le invidie delle penne rosa
di Pietro Mancini
Se Alessandra Moretti non fosse qui a lottare, assieme a noi e al premier, come guadagnerebbero i loro stipendioni talune opinioniste... Travagliate, e un filino acide con l'ex europarlamentare del PD? Che al suo stipendio di Strasburgo ha rinunciato e fa la consigliera d'opposizione, a Venezia, contro la giunta verde della Lega. Una amica di Lucarelli, dopo aver letto l'attacco di Selvaggia, ex firma di "Libero", vicino a Berlusconi, ora al "Fatto Quotidiano" anti-B., ha scritto, su Facebook : "Non sono riuscita ad andare oltre la seconda riga! Un articolo orrendo, il tuo, non per gente adulta!".
Cosa ha fatto di tanto grave la bella avvocatessa di Vicenza per scatenare l'ira...Selvaggia di Lucarelli e, ieri, gli strali di Luisella Costamagna? Ha rilasciato una intervista ad "Huffington Post", parlando, poco, del "look da ferroviere" sfoggiato, suo malgrado, nei comizi, prima del voto, ma analizzando, soprattutto, tra le prime renziane, le ragioni della pesante sconfitta elettorale, subita in Veneto. E Moretti ha sollecitato un dibattito, molto approfondito e sereno, come direbbe Renzi, sulle principali cause della netta flessione dei democrat.
L'ex vicesindaca di Vicenza ha citato un recente studio, secondo cui i due terzi dei votanti PD non sapevano nulla della riforma della scuola, metà della riforma del lavoro. E, secondo tale analisi, l’ultima settimana della campagna elettorale, sull’immigrazione, è stata devastante. Il crollo del partito di Renzi c’è stato proprio nei 7 giorni finali, quando il tema dell’immigrazione è diventato dominante. Eppure, Matteo, 2 volte, e i ministri sono piombati in Veneto, dalla Boschi alla Madia, da Poletti alla Pinotti. E, dunque, il dato dovrebbe riguardare tutti i dirigenti e i militanti del PD.
Se le riforme del governo non sono state capite, c’è un problema, evidente, che riguarda il modo di “comunicare” il lavoro svolto in questi mesi. In chiave autocritica, Moretti ha ammesso di aver puntato, eccessivamente, sull’essere la candidata, che aveva, a Roma, un governo "amico". Un errore. In Veneto, paga molto di più una visione di contrapposizione. E il Governatore riconfermato, il leghista Zaia, si è, infatti, molto giovato della polemica di Salvini anti-esecutivo Non c’è dubbio che, così come c’è stata una componente nazionale nel successo alle europee, ci sia stata stata una componente nazionale nel tonfo 2015. La sua, Moretti, è una polemica con Matteo ?
"No. Renzi è il primo ad essere consapevole che qualcosa, nel voto, non è andata. Si ricorda quando disse “Basta Renzi 2, torniamo al Renzi 1”? Bene, anche io credo che, nel partito, il rinnovamento vada portato fino in fondo !". Analisi, idee e proposte, condivisibili o no. Ma cosa ci azzecca rispondere a Moretti, come ha fatto Lucarelli, scrivendo, testuale, che Alessandra "può tornare a depilarsi, cosa che gli impediva Renzi, che le ha chiesto di evitare anche il Gilette a 3 lame e di farsi crescere i peli sotto le ascelle..." ?
Mentre Costamagna ha bocciato "Ladylike" "solo" perché è confusa, dimostra di avere una personalità multipla e ricorda Angelino Alfano... Insomma, giovani donne giornaliste, che odiano le coetanee politiche e si trovano in singolare sintonia con la attempata segretaria della Cgil, Camusso, la quale, in Veneto, ha chiesto di votare scheda bianca. Obbedienti a Moretti, Nanni ("No, il dibattito no !"), Selvaggia e Luisella l'hanno buttata sulla rissa personale anti-Alessandra, a cui hanno rimproverato persino troppi accavallamenti di gambe in TV. E l'accusata si rammarica: "Peccato che le donne non sappiano fare squadra ! Soprattutto con quelle che, come me, si espongono sempre". Forse non a caso, a pronunciarsi sulla aspra polemica non è un serioso commentatore politico, ma un ironico psichiatra, Alessandro Meluzzi : "Dopo le contumelie, che ha subito, suggerisco a Renzi di nominare la Moretti capa delle donne postcomuniste e postmoderne. Finalmente!".