Politica
Il Pd rischia il cappotto 0 a 5. Amministrative: tutti i numeri
In bilico perfino Torino e Bologna
Come finiranno le elezioni amministrative del 5 giugno? Matteo Renzi reggerà o per il Partito Democratico arriverà la batosta? La domanda se la chiedono in molti e Affaritaliani.it ha analizzato tutti i sondaggi usciti finora sulle cinque principali chiamate al voto. Il premier potrebbe vincere 3 a 2 o perdere 3 a 2, ma non è esclusa nemmeno una clamorosa sconfitta 4 a 1 o addirittura 5 a 0. Ma vediamo i numeri.
A Roma Virginia Raggi del Movimento 5 Stelle si attesta tra il 26 e il 27%, al secondo posto a pari merito ci sono Roberto Giachetti (Pd) e Giorgia Meloni (ma con Guido Bertolaso ancora in campo e fermo all'8%) al 20-21%. Alfio Marchini segue tra il 10 e l'11%. E' probabile che se Forza Italia convergesse sulla leader di Fratelli d'Italia quest'ultima arriverebbe molto vicino alla Raggi escludendo così Giachetti e il Pd dal ballottaggio. Se invece Berlusconi appoggiasse Marchini, a quel punto per il secondo turno ci potrebbe essere una sfida a tre con Meloni e Giachetti. Attenzione anche al possibile ritiro di Francesco Storace a favore della numero uno di Fdi, che a quel punto sarebbe comunque favorita su Giachetti e Marchini. Al secondo turno Raggi è lievemente favorita sulla Meloni e su Marchini e avanti in modo più netto sul candidato del Pd.
A Milano Stefano Parisi e Giuseppe Sala sono ormai alla pari intorno al 37-38% e anche al ballottaggio le previsioni sono esattamente 50 a 50. Gianluca Corrado del M5S ottiene un discreto 15-16% ma sembra decisamente fuori dai giochi. Basilio Rizzo, candidato della sinistra radicale, si attesta sul 4-5%.
A Napoli avanti con il 30-31% dei voti c'è il sindaco uscente Luigi de Magistris, seguito dal candidato del Centrodestra (bisognerà vedere se sarà compatto) Gianni Lettieri con il 27-28%. Fuori dai giochi sia Valeria Valente (Pd) con il 20-21% sia Matteo Brambilla del M5S con il 15-16%.
A Torino Piero Fassino, sindaco uscente del Partito Democratico, non va oltre il 40-41% e al ballottaggio affronterà Chiara Appendino del Movimento 5 Stelle intorno al 30%. Senza chance il Centrodestra. Alberto Morano (Lega-Fratelli d'Italia) è intorno al 10-11% mentre Osvaldo Napoli di Forza Italia è fermo al 6-7%. Anche se Carroccio, Fdi e Fi ritrovassero l'unità non raggiungerebbero il 20% e quindi sarebbero fuori dal secondo turno. A penalizzare Fassino il 7-8% di Giorgio Airaudo (candidato della sinistra radicale, sindacalista della Fiom) e il 2-3% del comunista Marco Rizzo. Al ballottaggio Fassino rischia e la partita è apertissima, nonostante il sindaco del Pd arrivi in testa al primo turno. Molti elettori leghisti, di Fratelli d'Italia e anche della sinistra potrebbero infatti convergere sulla Appendino.
A Bologna il sindaco uscente Virginio Merola si attesta intorno al 43-44% ed è seguito dalla leghista Lucia Borgonzoni (28-29%), molto popolare in città e che dovrebbe avere l'appoggio anche di Forza Italia, oltre che di Fratelli d'Italia. Non molto distante Massimo Bugani del M5S che si attesta sul 22-23%. Il giuslavorista Federico Martelloni, candidato di sinistra (Sel e non solo), potrebbe raccogliere una percentuale intorno al 5-6%. Al secondo turno Merola parte favorito, ma la Borgonzoni (o in alternativa Bugani) potrebbe raccogliere il consenso di molti elettori pentastellati (o leghisti se al ballottaggio andasse Bugani).
In sostanza il Pd parte nettamente sfavorito a Roma e Napoli, se la gioca alla pari a Milano e potrebbe avere brutte sorprese - anche se è in testa al primo turno - a Bologna e soprattutto a Torino.