Elezioni amministrative, sentiment. Ecco come finiranno
Voto, aggiornamenti continui. I sentiment sulle elezioni amministrative
Elezioni amministrative 2016. Un banco di prova per i partiti grandi e piccoli. Per il Pd di Matteo Renzi e per i 5 Stelle, così come per il Centrodestra. E non solo. E' grande l'attesa per i risultati che verranno diffusi alle 23 di domenica 5 giugno. E Affaritaliani.it proporrà in esclusiva le estimation sul voto a Roma, Milano, Torino, Napoli e Bologna. Poi la lunga notte elettorale.
Intanto fino a domenica alle 23 proporrermo aggiornamenti in tempo reale e continui sui sentiment che si respirano tra lo staff dei candidati sindaco e nelle sede dei partiti.
SABATO 4 GIUGNO - ORE 18.00
Vediamo che cosa dicono i sentiment sui voti di lista, anche se le civiche per i candidati sindaco potrebbero influire non poco. Più ombre che luci nel Partito Democratico, che certamente perderà voti rispetto alle Europee ma anche nel confronto delle Regionali 2015. In particolare Renzi teme per Roma e Napoli e anche a Torino le previsioni non sono delle migliori. Ottimismo su Milano e Bologna, ma anche per il voto a Varese e Cagliari. Nel Movimento 5 Stelle grande ottimismo su Roma e Torino ma anche nelle altre città i grillini sono sicuri di arrivare a doppia cifra e sfiorare in molti casi il 20% (come a Milano, più difficile a Bologna e Napoli). Nel Centrodestra la Lega punta sul sorpasso di Forza Italia (in alcuni casi anche in maniera netta), almeno al Centro-Nord (Milano, Torino, Savona, Novara, Trieste, Varese e Bologna). Fratelli d'Italia spera di lasciarsi alle spalle gli azzurri a Roma con un 10-12% (dicono gli ex An) ma altrove non ha grandi ambizioni (a Milano un 4% sarebbe già un ottimo risultato per Fdi). Forza Italia si consola con Napoli e Milano ma Berlusconi sa che i risultati di queste Amministrative non dovrebbero essere affatto entusiasmanti. Nella sinistra radicale non c'è aria di successo ma nemmeno di debacle. Casapound, infine, presente un po' dappertutto punta sull'avanzata in tutta Italia modello Bolzano, sottraendo voti soprattutto alla Lega e a Fratelli d'Italia.
SABATO 4 GIUGNO - ORE 14.15
Una delle sfide di cui si è parlato meno ma che potrebbe essere molto appassionante è quella di Torino. Piero Fassino è sicuro di arrivare in testa ma nel Pd piemontese c'è una forte preoccupazione soprattutto in vista del ballottaggio del 19 giugno. Il timore è che il sindaco uscente non vada oltre il 41-42% con una Chiara Appendino, candidata del M5S, in forte spolvero convinta di poter sfiorare il 30%. A destra la Lega, che insieme a Fratelli d'Italia sostiene Alberto Morano, è certa di superare Osvaldo Napoli di Forza Italia. Il Carroccio punta al terzo posto per poi convergere al secondo turno sulla Appendino contro il Pd. A sinistra Giorgio Airaudo potrebbe perfino superare il candidato azzurro, restando però sotto il 10%. Attenzione al comunista Marco Rizzo che se la gioca con il centrista Roberto Rosso.
SABATO 4 GIUGNO - ORE 11.30
Come finiranno le elezioni per la sinistra radicale? Così così, pare dai sentiment. A Milano Basilio Rizzo pare non sfondi e si accontenterebbe anche di un 4-5%. A Roma Stefano Fassina punta sul 6-7% con l'obiettivo (nascosto) di far perdere il Pd. A Torino Giorgio Airaudo, ex Fiom, è convinto di poter ottenere addirittura l'8% e superare Osvaldo Napoli di Forza Italia. A Bologna poche aspettative per Federico Martelloni che non sembra poter - stando ai sentiment - andare oltre il 5%. A Napoli grandissimo ottimismo per Luigi de Magistris, certo di raggiungere se non superare il 40%. C'è poi il Partito Comunista. Marco Rizzo, segretario del rinato PC, punta sul 3-4% a Torino con l'obiettivo di arrivare sesto e superare il centrista Roberto Rosso. Alessandro Mustillo a Roma punta sul 2% e ad entrare in Consiglio Comunale, così come la comunista Nunzia Mura a Napoli. Comunisti assenti a Bologna e Milano.
SABATO 4 GIUGNO - ORE 9.00
Nuovi insight dal Partito Democratico sul voto amministrativo. Qualche incertezza su Milano, con Giuseppe Sala testa a testa con Stefano Parisi. Cauto ottimismo a Roma, dove Roberto Giachetti quasi certamente dovrebbe arrivare al ballottaggio con Virginia Raggi (M5S) a meno che Stefano Fassina (sinistra radicale) non riesca a superare il 7%. A Torino preoccupazione per Piero Fassino. A Bologna Virginio Merola resta - dicono al Nazareno - poco sotto il 50% e in pole position per il secondo turno. Infine Napoli, dove rimane forte l'ansia per il risultato di Valeria Valente che potrebbe arrivare terza (quindi fuori dal ballottaggio) superata dall'azzurro Gianni Lettieri. Il Pd teme il ballottaggio anche a Grosetto, Novara, Varese, Ravenna, Trieste e Rimini. Ottimista invece a Cagliari.
VENERDI' 3 GIUGNO - ORE 19.50
Insight da Forza Italia. Silvio Berlusconi ha moltiplicato le sue comparse in televisione (soprattutto Mediaset) negli ultimi giorni di campagna elettorale per sperare di recuperare. Ma il timore forte tra gli azzurri è quello di un risultato molto deludente. Non solo a Roma, dove Alfio Marchini è quasi certamente fuori dai giochi, ma anche in termini di lista in tutta Italia. Il sospetto è quello di avere, forse tranne a Milano, percentuali a una cifra con distacchi notevoli dalla Lega a Torino, Bologna, Grossetto, Novara e in altre città specie al Centro-Nord (Varese, Ravenna e Rimini comprese). L'unica consolozione potrebbe arrivare da Napoli dove Gianni Lettieri potrebbe superare Valeria Valente (Pd) e Matteo Brambilla (M5S) e arrivare così al ballottaggio. Anche se al secondo turno battere Luigi de Magistris è conquistare il capoluogo partenopeo sembra molto difficile.
VENERDI' 3 GIUGNO - ORE 18.20
Nessuna chance nella Lega Nord a Torino. Matteo Salvini sa perfettamente che Alberto Morano non andrà al ballottaggio contro Piero Fassino, anche se spera di doppiare Forza Italia in termini di lista. Al secondo turno leghisti sulla grillina Chiara Appendino. A Bologna Lucia Borgonzoni è sicurissima di arrivare al ballottaggio contro Virginio Merola, anche se il 19 giugno sarà quasi impossibile battere il sindaco uscente del Pd. Cauto ottimismo nel Carroccio milanese, non solo per il risultato di Stefano Parisi ma anche perché la Lega punta ad essere il primo partito del Centrodestra all'ombra della Madonnina. A Roma, al di là delle dichiarazioni ufficiali, la partita per Giorgia Meloni è complessa, anche se Salvini spera nel ballottaggio. In termini di lista l'obiettivo della Lega-NoiConSalvini a Roma è il 3-4%. Il 5 sarebbe un "ottimo" risultato. Sotto il 3 un flop.
VENERDI' 3 GIUGNO - ORE 16.45
Entusiamo nel Pd a Bologna. Il sindaco uscente Virginio Merola, nonostante la forte concorrenza della Lega con Lucia Borgonzoni, è convinto di poter sfiorare o perfino raggiungere il 50%. La partita non è facile ma i democratici bolognesi sono certi che non ci sarà un altro caso Guazzaloca. E anche se Merola dovesse andare al ballottaggio, comunque nel Pd sono sicuri di vincere il 19 giugno con almeno 15-20 punti di vantaggio. Pd ampiamente prima lista in città e poco influente la concorrenza della sinistra radicale.
VENERDI' 3 GIUGNO - ORE 15.30
Insight dai 5 Stelle. I grillini a Milano sanno di essere fuori dal secondo turno ma puntano su un buon (se non ottimo) risultato di Gianluca Corrado (addirittura il 20%, che per Milano sarebbe molto). Qualche timore su Roma tra i pentastellati. L'impressione è che negli ultimi giorni Virginia Raggi abbia perso qualche colpo. Resta la favorita, ma potrebbe arrivare più vicina al 25% che al 30%. A Napoli Matteo Brambilla ha qualche timida speranza di arrivare al secondo turno con Luigi de Magistris, anche se Gianni Lettieri e Valeria Valente sono difficili da superare. A Bologna Massimo Bugani molto difficilmente riuscirà ad arrivare secondo superando la leghista Lucia Borgonzoni, anche se potrebbe arrivare al 15-16%. Grande ottimismo invece a Torino, dove Chiara Appendino punta al 30% per poi battere Fassino al ballottaggio grazie anche ai voti leghisti.
VENERDI' 3 GIUGNO - ORE 14.15
A Napoli c'è grande preoccupazione nel Partito Democratico. Il timore tra i renziani è che Valeria Valente rimanga molto staccata da Gianni Lettieri, candidato del Centrodestra, e che quindi resti fuori dal ballottaggio con Luigi de Magistris, sindaco uscente e favoritissimo. L'impressione è che la candidata del Pd negli ultimi giorni abbia perso terreno rischiando perfino di venir superata dal grillino Matteo Barmbilla.
VENERDI' 3 GIUGNO - ORE 13.00
A Roma si segnala una certa ansia tra i sostenitori di Alfio Marchini e in particolare in Forza Italia. Nel partito di Silvio Berlusconi si parla apertamente di "nessuna chance" di andare al ballottaggio. L'impressione è quella di arrivare a fatica al 15% come candidato con la lista di Forza Italia sotto il 10% e superata perfino da Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale.