Politica

Anche il Pd pensa a una federazione, occhi a Calenda e Renzi...

L'idea del sindaco di Bergamo Giorgio Gori

Matteo Salvini fa scuola. E così anche a sinistra nasce l'idea di una federazione tra le forze riformiste. "Cosi' come in questi giorni si parla di una federazione tra Lega e Forza Italia, io auspico che anche tra il Pd e questa area riformista possa nascere una federazione". A lanciare questa proposta e' il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, intervenendo al primo incontro dei "Riformisti al lavoro", in corso a Milano, per presentare alle prossime elezioni una lista unitaria civico-politica di tutte le forze dell'area riformista. "E' importante - sottolinea - che il Pd coltivi una relazione forte con questa area. E io, cerchero' di fare tutto il possibile affinche' si costruisca".

Alle forze riformiste Gori lancia un appello: "Fate questa unione - dice - superate la frammentazione e i personalismi. E disponetevi a costruire una relazione con il partito democratico". "Queste forze riformiste sono i nostri interlocutori naturali - osserva Gori - ma poi dobbiamo vincere le elezioni e questo richiede anche qualche compromesso con forze che non sono cosi' simili a noi". Il suo invito e' a non dire "io con quelli neanche mi siedo a tavola" dice riferendosi ai 5 stelle. "L'obiettivo e' tirare fuori il paese dai pasticci affinche' le riforme si facciano", conclude. Difficilmente Conte e il M5S potrebbero essere della partita, qualora arrivasse l'ok di Enrico Letta. Gli eventuali interlocutori dei Dem, per una federazione, sono sicuramente Azione di Carlo Calenda, Italia Viva di Matteo Renzi, +Europa, i nuovi Verdi europeisti e altre forze minori di estrazione socialista.