Politica

Andrea Crisanti, l'atteso nuovo Dino Grandi: forse ci salverà

l'opinione di Paolo Diodati

Crisanti dichiara apertamente che l'ulteriore accanimento sui non vaccinati sarebbe un'inutile pazzia. Finalmente s'è schierato dalla parte della ragione

Tanto per cominciare, e per cambiare, la dipendente che ha segnalato le irregolarità, definita una specie di 'gola profonda' è stata immediatamente licenziata. E poi, tutto chiarito a sentire Aureliano Stingi, ricercatore in Biologia molecolare e oncologica. Ricercatore  pagato dalla multinazionale Pfizer per valutare in parte l'efficacia del vaccino Pfizer e addetto a scoprire e smontare le notizie false. Per la difesa della Pfizer tutto il fumo sollevato è solo la testimonianza di superficialità e poca accortezza in piccole procedure. "Non creiamo panico e insicurezza" ha concluso Stingi. 

Le accuse formulate in un articolo del giornalista investigativo Paul D Thacker, pubblicato sul 'British Medical Journal', parlavano, guarda caso, di "falsificazione dei dati e ritardi sul monitoraggio degli effetti collaterali".

 

Che combinazione, le coincidenze tra licenziamenti e minacce di licenziamenti e la falsificazione di dati, tra addetti ai lavori negli USA, operatori italiani e la fretta indiavolata del solitamente addormentato Biden!