Politica

Andrea Crisanti, l'atteso nuovo Dino Grandi: forse ci salverà

l'opinione di Paolo Diodati

Crisanti dichiara apertamente che l'ulteriore accanimento sui non vaccinati sarebbe un'inutile pazzia. Finalmente s'è schierato dalla parte della ragione

Tempo fa scrissi "In attesa del Dino Grandi di questa seconda puntata del regime fascista", da certi punti di vista, peggiore addirittura della prima che, per fortuna, non ebbe l'occasione per una persecuzione vaccinale a oltranza e di far morire i disertori o fucilati alla schiena o di fame a casa, chiusi (citazione dotta obbligata) come sorci. Bene, ho cominciato a sperare nell'imminente comparsa del nuovo Grandi, osservando ultimamente il volto di Crisanti.

Ora, dichiarando apertamente che l'ulteriore accanimento sui non vaccinati, con la loro chiusura in casa, sarebbe un'inutile pazzia, finalmente, s'è schierato dalla parte della ragione. Era da tempo, però, che mostrava sempre più un'espressione di sofferenza. Non poteva identificarsi con la persecuzione vaccinale a oltranza, voluta dai quattro televirologi da bar, il cui unico a dimostrarsi civilmente paziente rimane il naturalmente sorridente Pregliasco.

Quando si constata che le previsioni fatte sui risultati di una terapia, sono sistematicamente smentite dai risultati, se s'è normali dal punto di vista dell'autocritica e, a questo punto, anche morale, si ha l'evoluzione di Crisanti. Sempre più in crisi, tormentato... alla fine ha fatto come Dino Grandi! Vedremo ora se Speranza e il Grande, capiranno la lezione del nuovo Grandi, o se faranno come l'Uomo mandato dalla Provvidenza a finirci di rovinare.

Arrivo all'ultimo dubbio di oggi. Non è che il nostro previdentissimo governo, pieno zeppo di vaccini in frigo e prossimi alla scadenza, ha la fregola di smaltirne il più possibile, vaccinando gl'irresponsabili e rivaccinando tutti i vaccinati coi vava? E non può neanche regalarli a milioni, come fece Speranza, generosissimo con soldi non suoi, perché gli altri paesi, accortisi delle fregature, gli direbbero "accà nisciuno è fesso!"

(vedi Vaccini, che fine, per i 42 milioni di AstraZeneca e J&J non usati?)

Concludo elencando tre notizie, a ulteriore giustificazione della diffidenza verso questa frenesia governativa di raggiungere l'irraggiungibile immunità di gregge.

1) Riporto il contenuto di una lettera ricevuta da una cardiologa, ieri pomeriggio. Era firmata con nome, cognome e numero telefonico del luogo di lavoro. La dottoressa lavora in un ambulatorio di cardiologia di un ospedale marchigiano. Dopo averla letta, resomi conto della gravità delle affermazioni, ho subito effettuato un controllo per verificare l'esistenza di una tal cardiologa nell'ospedale citato. Tutto esatto, compreso il numero telefonico. Ecco le sue parole:

"È dura restare a lavorare in queste condizioni,  siamo sfiniti. Troppe verità scientificamente provate e non dette. È proibito emettere i dati dei nuovi contagiati...la maggior parte di loro sono vaccinati. Sono aumentati gli arresti cardiaci, le miocarditi, le dissecazioni arteriose e Le parlo non per sentito dire ma perché vedo con i miei occhi. I medici di base sono stati minacciati dallo stato di venire radiati se emettono certificati di differimento dal vaccino per patologie. Questa cosa che iniettano non è un vaccino e non ti protegge dell'infezione!

Se vuole, faccia pure girare questo messaggio, senza la mia firma, perché "tengo famiglia". 

Credo valga di più una lettera simile, scritta per esperienza diretta, di cento articoli o sondaggi."

2) Aggiungiamo l'esperienza di Marion Gruber e Philip Krase, direttrice e vicedirettore dell'Ufficio Ricerche e Controlli sui Vaccini, ovvero dell'OVRR  (Office of Vaccines Research and Review), Due autentici giganti nel mondo dei vaccini, potendo dare o negare il via al loro uso.   

 Al loro clamoroso caso credo d'essere stato uno dei pochi a dedicare un articolo in cui rimarcavo l'estrema e significativa gravità dei fatti. Queste due autorità mondiali hanno clamorosamente annunciato le dimissioni dall'OVRR, per protestare contro le inammissibili interferenze della politica nel loro delicato lavoro!                                                                  Già da tempo molto irritati per le inopportune pressioni della Casa Bianca per affrettare e orientare le loro conclusioni, sono stati snobbati e umiliati da Biden, quella specie di Speranza statunitense, che ha dato il via libera alla terza dose del solito Pfizer, trasgredendo ogni legge e regolamento in base ai quali i test per completare l’iter della sperimentazione, dovevano terminare a fine 2023!  

3) Se non bastassero i due precedenti fatti a dimostrazione del clima di terrore che, con minacce di licenziamenti, ha tappato e tappa le bocche di chi avrebbe qualche critica fondata da fare e della gran fretta che ha condizionato dall'inizio realizzazione e sperimentazione dei vaccini, ricorrendo anche a veri e propri imbrogli fatti, ovviamente, a fin di bene per .... le case farmaceutiche e tutto il giro di affaristi spregiudicati eternamente affamati di grossi e duraturi guadagni, ecco il dulcis in fundo: l'abortendo Pfizergate

(segue)