Politica

Andrea Marcucci, senatore Pd, scrive una lettera di scuse alla Francia

Giuseppe Vatinno

Marcucci si sottomette alla Francia

La vicenda ha dell’incredibile.

Il capogruppo dei senatori Pd al Senato, Andrea Marcucci (industriale farmaceutico) scrive una lunga lettera all’ambasciatore francese Christian Masset appena richiamato a Parigi “per consultazioni” dal povero Macron che non sa più che pesci pigliare tra contestazione nazionale e quella internazionale.

Una vera e propria lettera di sottomissione e di scuse per il comportamento dell’Italia sulle recenti vicende francesi.

Questo l’incipit:

 

Gentile Ambasciatore,
Le scrivo per rappresentarLe, per conto delle senatrici e dei senatori del Gruppo del Partito Democratico in Senato, la nostra vicinanza ed il nostro disappunto per i continui attacchi pretestuosi perpetuati da Ministri del governo italiano a danno del Suo Paese.
Nel rinnovarLe i nostri storici sentimenti di amicizia e di stima nei confronti delle Istituzioni del Suo Paese e del popolo francese, non posso esimermi dal rappresentarLe la nostra profonda indignazione per i recenti incontri, che hanno visto protagonista il Vice premier Luigi Di Maio ed alcuni dei responsabili delle violenze e degli scontri che hanno infuocato le città francesi nelle ultime settimane, nonché causato il ferimento di decine di agenti di pubblica sicurezza. Si tratta di una ingerenza francamente inqualificabile. 

 

Al di della irritualità formale di una missiva di un senatore che scrive su carta intestata del Senato della Repubblica ad un ambasciatore straniero, c’è poi il contenuto in cui si cerca di fare sponda con l’alto esponente della diplomazia francese.

Se i toni della vicenda non fossero terribilmente seri verrebbe quasi da pensare ad una lettera scritta da qualche personaggio di Paolo Villaggio ad un suo superiore. Si noti ad esempio il vezzo di rendere le desinenze con la maiuscola, come nel caso di “rappresentarLe”.

Forse Marcucci dimentica che i parlamentari della Repubblica italiana rappresentano l’interezza della comunità e non solo una parte, ammesso che questa parte concordi con la decisione di sottomettersi al governo francese.

 

L’intera lettera si può trovare qui:

https://www.facebook.com/AndreaMarcucciPD/?epa=SEARCH_BOX

 

Sui social la reazione è stata immediata ed ha oscillato tra la rabbia e il sarcasmo.

Scrive ad esempio Simone N, ricordando anche quanto ha fatto e detto la Francia nei nostri confronti:

 

«Gli anti italiani si vedono sempre e vengono a galla. Quando la gendarmeria francese sconfinava in Italia, Macron chiudeva le frontiere, quando definiva vomito le nostre istituzioni dove eravate? Dovete scomparire politicamente, siete il peggio al peggio politico».