Politica

Anna Ascani, la nuova stella di Renzi. Il ritratto


Classe 1987, originaria di Città di Castello, una laurea triennale in Filosofia a Perugia, una magistrale a Trento, Anna Ascani, deputata Pd, è la nuova stella di Matteo Renzi. Tanto che alcuni quotidiani hanno scritto che ha accompagnato il premier a Cernobbio in elicottero, notizia che ha scatenato molti rumor e gossip ma che è destituita di ogni fondamento.

Figlia d’arte – il padre Maurizio fu vicesindaco della Democrazia Cristiana tra gli Anni ’80 e ’90 – nel marzo del 2013 si è presentata in Parlamento con il piglio della giovane promessa della politica italiana. Alle Politiche del 2012, candidata alla Camera nella circoscrizione Umbria, raggiunse un risultato strepitoso ottenenso oltre 5.400 voti di preferenza. A Montecitorio è membro della VII Commissione (Cultura, Scienza e Istruzione), sul piccolo schermo sta conquistando la ribalta presenziando a diverse trasmissioni televisive sfoggiando una parlantina niente male.

Oltre la politica ha come passione Kant, ma sul suo profilo Twitter emerge il suo fanatismo per l’Inter e per il fantacalcio.
 
Renzi non è stato il primo amore della Ascani: lettiana di ferro prima, renziana poi.

La sua svolta politica avvenne quando alle ultime elezioni europee il Pd superò il 40% e Anna si ‘sbottonò’ per la prima volta: "Il Pd ha ottenuto un risultato straordinario. Le elezioni europee hanno dimostrato quale enorme differenza ci sia tra essere un partito popolare e un movimento populista", commentò.

Così, passo dopo passo, cambiando addirittura look, anche la giovane lettiana è approdata all’ultimo girone dei renziani. Fino a debuttare alla Leopolda di Firenze.

Lo stesso Renzi la vuole in tutti i dibattiti tv - dalla Gruber a Del Debbio fino a Floris - contro Matteo Salvini. Nel Pd dicono che Renzi straveda per lei e per le sue doti dialettiche tanto che il presidente del Consiglio avrebbe confidato di volerla come nuova immagine del partito al posto di Simona Bonafè. Perfino il ministro Boschi si starebbe preoccupando della concorrenza femminile interna.

Ma era solo il 15 giugno scorso quando la Ascani, intervistata da La Stampa, bacchettava proprio il premier: "Renzi deve occuparsi di più del partito. Se fai il presidente del Consiglio non puoi fare anche il segretario di partito. Né renziana né antirenziana. Sono del Pd e basta", diceva. Ora ha cambiato idea, ma è più che normale nel Pd di Renzi...