Politica
Anzaldi (IV) smentisce il Corriere. "Mai licenziato dal Pd. Mi sono dimesso".
Il deputato renziano confuta la versione del quotidiano, che non pubblica la sua smentita, e fa appello al Presidente dell'Ordine dei Giornalisti
Il renziano Michele Anzaldi finisce crocefisso dal Corriere della Sera che non pubblica neanche la smentita del Deputato di Italia Viva nonché Segretario della Commissione di Vigilanza Rai. Il quotidiano più autorevole d'Italia pubblica un articolo scritto da Claudio Bozza dal titolo Passati con Renzi ma dipendenti Pd e Zanda li "licenzia", definendo l'On. Anzaldi non senza una certa ironia il "sorvegliante h24 di Tv, Radio e Giornali con piglio iper renziano", e raccontando di una presunta telefonata del Senatore (e Tesoriere Pd) Luigi Zanda al Segretario della Vigilanza nonché al funzionario Luciano Nobili. Secondo l'articolo, la telefonata del Senatore Zanda avrebbe avuto lo scopo di annunciare la "cacciata" dei due esponenti politici dal Partito Democratico, il tutto lasciando intendere che - seppur migrati nel partito di Matteo Renzi - essi avessero continuato a percepire emolumenti dalle casse dem.
Niente di più falso per l'On. Anzaldi che, in una lettera aperta a Dagospia, ha smentito il tutto dichiarando di essersi dimesso dal Pd fin dallo scorso 26 settembre, criticando il fatto che Il Corriere abbia pubblicato l'articolo di cui sopra senza verificare preventivamente la notizia e senza consultarlo direttamente. La lettera dell'On. Anzaldi a Dago, com'è ovvio, fa il giro del web e ci si aspetta che, alla luce di tutto ciò, il quotidiano di Urbano Cairo pubblichi la smentita. Niente di fatto. Nel frattempo, anche Luciano Nobili smentisce l'articolo di Claudio Bozza. A quel punto l'esponente dem Chiara Geloni, su Twitter, tagga Bozza chiedendogli se conferma quanto scritto. Il giornalista dà risposta affermativa e augura laconicamente buona giornata alla Geloni (che ricambia).
In questa movimentata telenovela, torna a esternare l'On. Anzaldi che, su Facebook critica aspramente Il Corriere della Sera, lodando l'ex Vicepresidente dell'Ordine dei Giornalisti Enrico Paissan che ha stigmatizzato l'accaduto su Facebook, e chiamando in causa l'attuale presidente dell'Ordine Carlo Verna. "Perché non dice nulla?" si domanda Il Segretario della Vigilanza Rai. "I lettori non hanno diritto a un'informazione corretta? E non ha diritto il sottoscritto, come giornalista iscritto all'Ordine prima ancora che Deputato, visto che si parla di attività professonale?". La diatriba continua.