Politica

“Armi a Kiev, escludere i fondi Pnrr”, respinta la richiesta del Pd in Ue

di redazione politica

Bocciato l'emendamento dem in Europa per evitare che i soldi del Pnrr vengano utilizzati per le armi a Kiev

Pnrr, il Pd sfida il governo: "Il Parlamento voti sul no fondi per armi"

All'assemblea congiunta dei deputati e dei senatori, alla presenza di Elly Schlein, il comportamento di Fratelli d'Italia sugli emendamenti dem per evitare che i soldi del Pnrr vengano utilizzati per le munizioni da inviare a Kiev, interessa ancor più del voto della delegazione dem. Che il Partito Democratico non marci a ranghi compatti sul punto, contenuto nel piano 'Asap', è un fatto dato per acquisito dai dirigenti dem di primo piano. Meno il fatto che il partito che detiene la 'golden share' nel governo voti contro. Perche', e' il ragionamento che viene offerto da fonti parlamentari, "se votano contro i nostri emendamenti e, quindi, per l'utilizzo di quei fondi al fine di produrre munizioni, vuole dire che lo faranno anche a Roma".

Il passaggio del piano Asap, infatti, contiene il "suggerimento" ai governi nazionali a sovvenzionare l'accelerazione nella produzione e fornitura di munizioni a Kiev attraverso quelle risorse. Poche ore dopo, a Palazzo Madama, in un Aula che conta appena 29 senatori su 200, il ministro per il Pnrr, Raffaele Fitto, risponde alle interrogazioni dei gruppi Parlamentari. Fra queste c'e' quella del Partito Democratico. La illustra il senatore e responsabile Pd per le Riforme e il Pnrr, Alessandro Alfieri. Ora, la domanda che il Pd pone al governo è "se intenda esprimere con chiarezza, sin da subito, la contrarietà all'utilizzo delle risorse di pertinenza del Pnrr per la produzione di munizioni in conseguenza degli aiuti forniti all'Ucraina", dice Alfieri. Fitto risponde che una simile eventualità "non è assolutamente all'ordine del giorno".