Politica

Autonomia, Conte: "Non saranno tolte risorse alle altre regioni"

Autonomia, Conte: “Parlamento necessariamente coinvolto, ll percorso del regionalismo differenziato dovra' considerare la peculiarita' delle realtà territoriali

Autonomia, Conte: “Parlamento necessariamente coinvolto, ll percorso del regionalismo differenziato dovra' tenere in considerazione le peculiarita' delle realta' territoriali”

"Il governo e' disponibile ad aprire un confronto con il Parlamento nelle forme che verranno definite nei prossimi giorni”. Cosi' il premier Giuseppe Conte, rispondendo al question time al Senato sull'autonomia. "Il Parlamento deve essere necessariamente coinvolto, ll percorso del regionalismo differenziato dovra' tenere in considerazione non solo la peculiarita' delle realta' territoriali, ma anche la piena realizzazione della solidarieta' nazionale, nell'ambito della tutela dell'unita' giuridica, di quella economica e dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali, prescindendo dai confini territoriali".

La fase istruttoria per il testo di legge sarà condiviso con le regioni che avranno la possibilità di avanzare le proprie istanze

L'autonomia per il Premier Conte è un: "passaggio molto significativo che ci occupera' nei prossimi giorni, settimane, mesi". "In questa fase l'esecutivo sta completando un'intensa e complessa attivita' istruttoria e di negoziazione, propedeutica alla redazione di un testo condiviso con le Regioni richiedenti", aggiunge il premier.

"Non e' previsto in alcun modo il riferimento ad indicatori collegati all'introito fiscale", sottolinea il presidente del Consiglio. "Per quanto riguarda la richiesta di definire preventivamente i Livelli essenziali delle prestazioni le bozze di Intesa richiamano al loro interno sia i fabbisogni standard, sia i livelli essenziali delle prestazioni. La definizione dei fabbisogni standard, in attuazione dell'articolo 116, terzo comma della costituzione, non riguarda la spesa per l'esercizio delle funzioni delle regioni, bensi' la spesa sostenuta dallo Stato nelle regioni per le funzioni oggi in capo allo stesso. Dunque di fabbisogni su indicatori comuni a tutte le regioni si trattera' e saranno definiti da un Comitato paritetico composto da rappresentanti delle Regioni e dello Stato, rispondendo a criteri unitari per l'erogazione dei servizi in ogni angolo del Paese".

Conte chiarisce che il trasferimento dello Stato alle Regioni "avverra' in base al costo storico, cioe' verra' individuato quanto lo Stato spende sul territorio della regione interessata per la specifica materia da trasferire. La determinazione del costo sara' individuata da un'apposita commissione paritetica Stato Regione".