Politica
Autonomia regionale, Molinari (Lega): "Entrerà in vigore in autunno"
Autonomia regionale, Molinari (Lega) ad Affaritaliani.it: "Il Parlamento non potrà modificare l'intesa tra governo e Regioni"
"Lo vedremo al prossimo Consiglio dei ministri se siamo in dirittura d'arrivo o no". Riccardo Molinari, capogruppo alla Camera della Lega, intervistato da Affaritaliani.it, commenta così le parole del premier Giuseppe Conte sull'autonomia regionale ('siamo in dirittura d'arrivo'). "Mi aspetto che tutto sia pronto per l'ok al prossimo Cdm, visto che Conte ha lavorato così tanto come dice", afferma il presidente del deputati del Carroccio.
Quanto alle riserve del M5S sul provvedimento, che penalizzerebbe il Mezzogiorno, Molinari replica: "E perché mai penalizzerebbe il Sud? A noi non risulta affatto, visto che si parte dalla spesa storica. Il testo non toglie un euro al Sud ma permette al Nord di spendere al meglio le proprie risorse. E' una riforma che non toglie nulla al Sud ma che permette alle Regioni che hanno chiesto l'autonomia di andare più veloci e di utilizzare meglio le proprie risorse".
Secondo la Lega il testo è blindato o modificabile? "Il testo in Parlamento non è ancora arrivato e nasce dall'intesa tra il governo e le Regioni. Quali siano le materie devolvibili lo prevede la Costituzione e quindi non c'è molto da ragionare. Poi il lavoro che si sta facendo è sulle modalità di esecuzione e sulle competenze amministrative connesse".
Il pericolo è quello di tempi non lunghi ma lunghissimi in Parlamento. Che ruolo avranno Camera e Senato? "Secondo noi - spiega il capogruppo della Lega alla Camera - dovrà essere come con le intese con le confessioni religiose, e questa non è solo la nostra idea ma è come Gentiloni aveva impostato il discorso. A fronte dell'accordo tra Stato e Regioni, che ricordo hanno pari dignità perché in base alla Costituzione sono equiparati, il Parlamento può ratificare o non ratificare. Al massimo il Parlamento può agire preventivamente dando indirizzi al governo. Il Parlamento non può modificare l'intesa siglata tra governo e Regioni, anche se prima può dare qualche indirizzo. Ma l'intesa governo-Regioni è tra chi ha pari dignità e il Parlamento non può modificarla".
Quanto ai tempi per l'entrata in vigore effettiva dell'autonomia, Molinari è ottimista: "Dipende da quando sarà pronto il testo. Se davvero ci sarà l'ok al prossimo Cdm i tempi saranno rapidi". Entro Natale? "Anche prima, già in autunno potrà essere approvato dal Parlamento e quindi entrare in vigore".
E infine i rumor sull'esistenza di due Leghe, una del Nord di Zaia e Fontana e l'altra nazionale del vicepremier e ministro dell'Interno. "Senza Salvini non saremmo qua a discutere di autonomia regionale", scandisce Molinari. "Non esistono due Leghe, se oggi il sogno della Lega, che è quello di sempre dell'autonomia, sta per diventare realtà è proprio grazie al lavoro fatto da Matteo Salvini che ci ha portato al governo e a queste percentuali. E' il primo Salvini a dire che l'autonomia è tra i punti centrali dell'alleanza con il M5S. Siamo tutti sulla stessa barca", conclude.