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Autostrade, Di Maio su Conte: "Voleva far saltare tutto. De Micheli è sleale"

Finisce nel mirino anche la ministra De Micheli, il M5s chiede la sua testa

Autostrade, Di Maio su Conte: "Voleva far saltare tutto". "De Micheli è sleale"

 

La notte del Consiglio dei Ministri, che ha portato alla fine una decisione su Atlantia, destinata ad uscire gradualmente da Autostrade, con l'ingresso di Cassa deposititi e prestiti e la quotazione in Borsa, ha scosso non poco la maggioranza. Il pasticcio di Autostrade è il nuovo capitolo della guerriglia silente - si legge su Repubblica - tra Di Maio e Conte. Tanto che il ministro degli esteri, poco prima di entrare nella residenza dell’ambasciatore di Francia, consegna ai suoi lo sconcerto per la strategia scelta dal suo presidente del Consiglio: finirà con un accordo con Aspi — dice — finirà con Atlantia che resta in possesso di un pacchetto di quote superiore al 12%, finirà con una guida pubblica affidata a Cassa depositi e prestiti e con una marcia indietro del premier sulla revoca. Tutto questo, confida ancora, farà pagare un prezzo alto al Movimento.

Non è pacifista, invece, il ragionamento che Di Maio riserva al capo dell’esecutivo: l’accordo con i Benetton era un finale già scritto — sostiene ancora in privato -. Poi Conte ha fatto saltare il banco, pronunciando la parola revoca. La ragione? Perché — giura con i suoi il ministro degli Esteri — continua a fare campagna dentro i 5stelle. Alla fine però, prevede Di Maio, farà marcia indietro. E a farne le spese, si arrabbia, saranno i cinquestelle.

Finisce nel mirino anche la ministra De Micheli. I 5 Stelle - riporta La Stampa - sono categorici: De Micheli - dicono alla riunione – è stata "sleale" e "ha dato un vantaggio competitivo" ai Benetton, "dovrebbe dimettersi". Ormai a difenderla sembra esserci solo Dario Franceschini, capodelegazione del Pd, distante anni luce anche dal segretario Nicola Zingaretti, più orientato a sostenere la battaglia del premier.