Politica

Avviso Agenzia delle Entrate: devi pagare subito. Scopri se arriva anche a te

di Redazione

Agenzie delle Entrate, avviso: bisogna pagare

Date, natura del debito, notifiche e affidamento al concessionario, ecco cosa controllare prima di pagare

Le Entrate stanno inviando molte lettere con cartelle ai contribuenti. Ma nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di missive relative a balzelli al di fuori della rottamazione. Quindi, molte lettere fanno riferimento a debiti affidati all’Agenzia delle Entrate Riscossione tra la seconda metà del 2022 e i primi mesi del 2023. In questo caso alternative per il contribuente non ce ne sono e soprattutto, nulla può essere fatto in collegamento con la rottamazione. Perché o si paga subito la cartella, oppure si chiede una rateizzazione ordinaria all’Agenzia delle Entrate Riscossione.

Controllare la natura del debito, nonché la data di emissione della cartella e il conseguente affidamento al concessionario, è fondamentale per verificare se il debito è dovuto o meno. I dati rilevanti da controllare sono il numero della cartella, l’ente creditore, e la data sia di maturazione di questo debito, che di notifica della cartella. Se la notifica è antecedente il 30 giugno 2022 (cosa assai difficile però), evidentemente c’è stato un errore da parte del concessionario che non ha inserito il debito tra quelli rottamabili nell’estratto di ruolo del contribuente.

A meno che la cartella non faccia riferimento a debiti che per natura hanno l’IVA per importazioni o aiuti di Stato indebitamente percepiti. Altro caso di cartella perfettamente valida anche se antecedente il 30 giugno 2022 è quella delle sanzioni pecuniarie successive a condanne penali. Queste tre fattispecie di debiti prima citate infatti, non rientravano tra quelli che era possibile sanare con la rottamazione quater.