Politica

Ballottaggi, effetto salvinicazione: liste civiche con il centrosinistra

Marco Marturano

Elezioni ballottaggi: secondo turno, un test non banale che traccerà un pezzo di futuro per lo scenario politico italiano

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La comunicazione del cambiamento

La salvinicazione: tecniche, effetti e controeffetti

Domenica 24 giugno, anno del signore 2018, si vota per i ballottaggi delle prime elezioni amministrative dell'era del Governo Salvini/Di Maio con la partecipazione speciale del presidente Conte. E gli effetti del nuovo esecutivo e soprattutto della sua comunicazione dominante si sono visti ampiamente già al primo turno del 10 giugno. E ancora di più nelle due settimane di ballottaggi. La tecnica messa in campo è chiara e  tradizionale. I francesi l'hanno chiamata "ballon d'essai" e gli americani le hanno associato una chiamata "underdog". La prima è l'arte del lanciare provocazioni o azioni sfidanti in grado di suscitare attenzione obbligata da parte di tutti e quindi reazioni mediatiche conseguenti che dettano l'agenda ai media e determinano il consolidamento della leadership.

La seconda è la tecnica della solidarietà che raccoglie per simpatia chi viene attaccato per le provocazioni che lancia, tendenzialmente orientate alla pancia degli elettori. Ecco, su queste due tecniche ben integrate si basa la salvinicazione. Pensate e rileggete o riguardate tutta la TV, la radio, i giornali, gli on line, i social dopo la nascita del governo legastellato diventato grazie a questa comunicazione quasi totalmente legato e pochissimo stellato. Gli effetti si sono visti ampiamente nel primo turno con il prosciugamento dei voti da parte della Lega del leader effettivo del governo nei confronti di Forza Italia dentro il centrodestra e soprattutto del M5S dentro l'alleanza di governo. E, visto che ha  funzionato al primo turno ricreando quasi ovunque un nuovo bipolarismo centrosinistra civico contro destracentro leghista, la combinazione di tecniche Vincenti è stata applicata con ancora piu intensità dal leader della lega nelle due settimane di  ballottaggi.

I media, i social e tutta la politica dell'intero arco costituzionale sono cascati mani e piedi nella salvinicazione, inseguendone l'autore già il giorno del primo turno sulla scia della Acquarius e poi tutta la prima settimana di ballottaggi. Poi quando stava finendo l'effetto tutti hanno inseguito il premier effettivo sulla polemica sui ROM e i censimenti e per finire su quella sulla scorta di saviano e addirittura nel giorno del silenzio elettorale sui vaccini, espropriati ai cinque stelle che ne avevano fatto un pezzo di identità. Sul risultato ottenuto sugli elettori nel primo turno delle amministrative non ci sono dubbi che possiamo dire che l'operazione è stata vincente. Ci sono però due controeffetti che si sono visti in parte al primo turno e che si sono visti nelle città al ballottaggio negli ultimi giorni. Tutto il protagonismo di salvini e soprattutto gli argomenti e i toni utilizzati e scatenati (per esempio sui social) hanno talmente estremizzato e polarizzato da calamitare tanto i voti di centrodestra e di una parte di m5s sulla lega quanto sul risvegliare il voto moderato e riformista sul centrosinistra civico.

Effetto che ha portato alla vittoria in alcuni comuni già il 10 giugno il centrosinistra civico e che ha portato al ballottaggio nella maggior parte dei comuni appunto centrosinistra civico e destra centro a trazione leghista. Ma il secondo effetto è che in moltissimi comuni al ballottaggio la salvinicazione ha generato una forte reazione di compattamento degli orientamenti per il ballottaggio di liste civiche verso il centrosinistra come antitesi civica a una proposta monopartitica e fortemente ideologica come quella valorizsata da salvini. e soprattutto la cosa piu' interessante è come siano emersi molti segnali di reazione di elettori e rappresentanti dei cinque stelle nei comuni al voto che per difendersi dalla prevaricazione percepita nel governo da parte della Lega e per difendere una parte di identità non cosi schiacciata a destra. Segnali che farebbero pensare a un voto più verso il centrosinistra civico al ballottaggio che verso i candidati della Lega del capo effettivo del governo. Questo 24 giugno è un test interessantissimo in questo senso che traccerà un pezzo di futuro per lo scenario politico italiano che di sicuro non sara mai banale. E di sicuro mai noioso. Sia nella ricostruzione di una alternativa di governo sia nella trasformazione degli equilibri e dei pesi dentro il governo.