Politica
"Berlusconi con Salvini? Tutto da vedere. Apprezzabile il coraggio di Renzi"
Intervista di Affaritaliani.it alla senatrice di Forza Italia Virginia Tiraboschi
Silvio Berlusconi sembra aver scelto senza se e senza ma l'alleanza con Matteo Salvini e Giorgia Meloni smentendo qualsiasi dialogo con Matteo Renzi e/o sostegno al governo Conte. Quale apporto può dare Forza Italia all'attuale Centrodestra molto sovranista?
"Silvio Berlusconi ha certamente scelto in maniera definitiva le alleanze regionali che consolidate esperienze amministrative hanno dimostrato essere vincenti. A livello nazionale, credo che il quadro politico sia ancora fluido e in divenire e Silvio Berlusconi è persona saggia che guarda anche ai rapporti dell’Italia con l’Europa dove il sovranismo, più che il populismo, non è visto di buon occhio in un quadro geopolitico internazionale in divenire e complesso da definire. Forza Italia potrebbe contribuire con il meglio della propria classe dirigente a definire il nuovo paradigma politico che non può prescindere dai forti cambiamenti in atto a livello sociale, economico e culturale, non solo a livello nazionale, ma anche internazionale, se fosse riorganizzata su una leadership diffusa, utile a selezionare il nuovo leader del terzo decennio del XXI secolo".
Che cosa pensa della fondazione Voce Libera di Mara Carfagna? Un'operazione divisiva o utile per Forza Italia e Centrodestra?
"Non posso esprimere un giudizio su questa nuova fondazione guidata da Mara Carfagna, perché non conosco la piattaforma politica e i suoi contenuti che per me sono essenziali per esprimere un parere. Voce libera immagino declini la possibilità di esprimere liberamente le proprie idee, attività che si sarebbe potuta portare avanti nel contenitore “Forza Italia” dove, anche se tutto è più difficile di quanto ci si possa immaginare per chi ha la passione politica, c’è comunque un luogo utile di confronto che potrebbe essere più costruttivo e produttivo se si individuasse un successore di Silvio Berlusconi che possa competere sulle idee e sul progetto politico di rilancio e di riposizionamento internazionale del nostro paese con Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Matteo Renzi. C’è sempre una questione anagrafica che si dimentica e che va però associata allo status del futuro leader che, credo, possa essere scelto anche in Forza Italia, se ci fosse la volontà di farlo. Probabilmente, se tutto si trascina da molto tempo senza intravedere la via d’uscita sul nuovo successore è perché, o manca la volontà di individuarlo o c’è consapevolezza che non ci sia un uomo o una donna in grado di esprimere una leadership convincente, inclusiva e progettuale e se così fosse, sarei molto preoccupata se fossi io Silvio Berlusconi: il suo progetto politico per il quale, da uomo che amava e ama l’Italia, ha messo la sua professionalità in campo, è naufragato e gli Italiani di buon senso vorrebbero guardare a un futuro diverso da quello che oggi ci presenta l’alleanza di governo così come da quello che si prospetterebbe se la maggioranza cambiasse sul paradigma sovranista".
Il Centrodestra vincerà le Regionali di domenica 26 gennaio in Emilia Romagna con Lucia Borgonzoni e in Calabria con Jole Santelli?
"È sempre difficile fare delle previsioni anche perché negli ultimi tempi, qualche volta si avvera il contrario di quanto si poteva prevedere. Credo però che in Emilia Romagna, si possa immaginare un testa a testa e in Calabria una vittoria del centrodestra".
Pensa che il governo Conte andrà avanti fino al 2023 o la caduta ci sarà magari dopo le Regionali?
"Anche qui, fare previsioni è sempre difficile e azzardato. Credo però che se si supererà il primo semestre del 2020, non ci saranno valide ragioni, per immaginare che si vada a elezioni subito dopo le consultazioni elettorali regionali, a meno che non capitino fatti straordinari e imprevedibili".
Che cosa pensa del sistema proporzionale con sbarramento al 5% proposto dalla maggioranza per riformare la legge elettorale?
"Anche se non sono un esperta di leggi elettorali, mi pare un giusto compromesso tra maggioritario e proporzionale. Non so come finirà questa proposta nell’attuale maggioranza, visto che Leu non è d’accordo. Ho invece apprezzato molto il coraggio di Matteo Renzi, che, nonostante i sondaggi diano Italia Viva al 3,5%, è coraggiosamente favorevole a una soglia di sbarramento al 5%".