Berlusconi: Marchionne candidato premier per far infuriare Salvini e Meloni - Affaritaliani.it

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Berlusconi: Marchionne candidato premier per far infuriare Salvini e Meloni

Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)

Berlusconi sempre più al centro, tra la Lega e il Pd


Il tutto in perfetto stile Berlusconi. L'ex Cavaliere va in televisione e attacca a testa bassa il Pd e il governo, dallo ius soli all'immigrazione, facendo così felici i presunti alleati di Centrodestra. Ma al tempo stesso il leader di Forza Italia sgancia una vera e propria bomba che, ovviamente, fa infuriare Matteo Salvini e Giorgia Meloni. "Per il centrodestra punto su Sergio Marchionne. Tra non molto gli scade il contratto negli Stati Uniti, e se ci pensate bene sarebbe l'ideale", avrebbe affermato (nessuna smentita è arrivata) Berlusconi di fronte a giornalisti ed editori, secondo quanto riportato da Libero e da Il Tempo.

Passa qualche ora e le reazioni non si fanno attendere. La prima è la Meloni che non usa mezzi termini: "Leggo sulla stampa che Silvio Berlusconi avrebbe fatto il nome di Sergio Marchionne quale candidato premier del centrodestra. Mi aspetto da Silvio Berlusconi una smentita, perche' immaginare come premier italiano uno che paga le tasse in Svizzera, ha portato la sede legale della azienda che dirige, la Fiat, in Olanda e quella fiscale in Gran Bretagna, pur avendo la presunzione di vendere macchine 'italiane', significa aver perso il lume della ragione".

A stretto giro di posta arriva anche il commento del segretario leghista: "Un uomo per tutte le stagioni, uno che non interessa alla Lega. Noi lavoriamo ai programmi, non mi interessano i nomi. E poi - si chiede il leader della Lega - candidare Marchionne per fare cosa? Noi vogliamo la tassa unica al 15%, il blocco navale contro i migranti, lo stop alla Fornero e io non so cosa pensa di questo il manager della Fiat".

Come si spiega dunque l'uscita di Berlusconi? La chiave di lettura sta nel video-commento di qualche giorno fa del direttore di Affaritaliani.it, Angelo Maria Perrino (clicca qui). L'ex Cav punta sul sistema elettorale tedesco per tenersi le mani libere e scegliere soltanto dopo le elezioni, anche in base ai risultati, con chi andare al governo tra i due Mattei. Berlusconi è intenzionato a sfruttare in pieno il 'power coalition' di Forza Italia che, sul solco del Partito Popolare Europeo, si colloca esattamente in mezzo tra la destra di Salvini e Meloni e il Pd di Renzi.

Più il segretario dem litiga con la sinistra di Pisapia e Bersani e più si aprono spazi per una Grande Coalizione. Ma allo stesso non va chiusa la porta del Centrodestra, anche dopo i successi dei ballottaggi. Un siluro al Pd con l'attacco al governo Gentiloni (specie sull'immigrazione) e un siluro a Lega e Fdi con la proposta di candidare Marchionne a Palazzo Chigi. Tutto studiato a tavolino e nulla lasciato al caso. Berlusconi è davvero tornato al centro (in tutti i sensi) della vita politica italiana.