Politica
Berlusconi, Forza Italia in ansia. Silvio lascerà la politica. Rumor
Berlusconi, operazione al cuore e conseguenze politiche
La degenza post-operatoria di Silvio Berlusconi, ancora ricoverato al San Raffaele di Milano dopo l'intervo a cuore aperto, prosegue "tranquilla", assicurano i medici. Tanto che l'ex Cavaliere "ha già fatto i complimenti a un'infermiera". Ma all'interno di Forza Italia, al di là delle dichiarazioni di circostanza, c'è molta preoccupazione. Secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, Berlusconi - poco prima dell'operazione al cuore - avrebbe assicurato ai figli che, in ogni caso e comunque fosse andata l'operazione, avrebbe abbandonato la politica attiva. Il pressing di Marina, Piersilvio, Barbara, Eleonora e Luigi e del fratello Paolo è stato fortissimo e questa volta pare proprio che l'ex premier abbia deciso di ascoltare i familiari. Il ruolo che Berlusconi vorrebbe avere è quello di consigliere e, perché no, di padre nobile non solo di Forza Italia ma dell'intero Centrodestra. Come ha spiegato giorni fa il medico personale Alberto Zangrillo è sconsigliata l'attività politica. Quindi stop ai comizi in giro per l'Italia, specie in campagna elettorale (l'ultima per le Amministrative è stato una specie tour de force), niente interviste televisive (o pochissime) e soprattutto basta con le riunioni fiume di partito e con gli alleati. Ovviamente questa scelta obbligata dell'ex Cav mette ansia tra gli azzurri. Il timore che è senza la leadership forte di Silvio il partito vada in frantumi e, come ha spiegato il verdiniano Vincenzo D'Anna ad Affaritaliani.it (leggi qui), si sciolga con una parte verso il centro e l'altra verso Salvini e Meloni. Il tentativo - raccontano fonti parlamentari di Fi - sarebbe quello di costruire una sorta di comitato ristretto che guidi il partito. Dentro tutte le anime azzurre: dal 'cerchio magico' agli anti Lega come Tajani e Polverini fino ai salviniani come Toti e Gelmini. Un ruolo importante avrebbero anche i due capigruppo (spesso su posizioni contrapposte), Romani e Brunetta. Il timore però è che senza Berlusconi in campo le divisioni possano prevalere con una o più scissioni sia verso il centro sia verso destra. Il pericolo c'è (e Berlusconi lo sa) ma stavolta pare proprio che l'ex premier voglia ascoltare i figli.