Politica
Binetti: "Io ancorata al Cdx e a Cesa. Conte dica se è interessato al centro"
Intervista alla senatrice Udc dopo la bufera giudiziaria che ha coinvolto il segretario nazionale del partito
“Rimango ancorata al centrodestra e vicina, mai come in questo momento, al segretario del mio partito Lorenzo Cesa”. A dirlo, in un’intervista ad Affaritaliani.it, è Paola Binetti, la senatrice dell’Udc il cui nome sta circolando molto in queste ore tra i possibili “costruttori” o “volenterosi” che dir si voglia.
Senatrice, quanto pesa l’inchiesta che ha coinvolto il segretario Cesa nel percorso a sostegno del governo che sembrava essere per lo meno avviato e che vedeva proprio nell’Udc uno dei perni?
Noi in questo momento siamo stretti intorno al segretario e il nostro radicamento rimane nell’area di centrodestra. Ma voglio dirle una cosa.
Prego.
L’Udc aveva già in animo, a prescindere da quanto accaduto in seno alla maggioranza di governo, un progetto di congresso nazionale come momento di discussione aperto a tutti gli iscritti e amici. A maggior ragione davanti alla crisi del quadro attuale, infatti, riteniamo che quella del centro sia un’ipotesi politicamente interessante.
Proprio dalla maggioranza, prima Di Battista e poi Di Maio, due figure di spicco del Movimento cinque stelle, tuttavia, hanno chiuso a ogni interlocuzione con soggetti condannati o coinvolti in indagini per reati gravi. Il percorso insomma si fa in salita, non le pare?
Il fatto che Di Maio e Di Battista abbiano trovato un punto di convergenza la dice lunga su come in casa grillina si costruisca il consenso e il dissenso.
Lei però non ha mai chiuso completamente la porta, era sembrata possibilista. E’ cambiato qualcosa?
Noi volevamo contribuire a mettere in sicurezza non il governo, ma la legislatura. Di fronte all’emergenza che vive il Paese, sia economica che sanitaria, infatti, per immaginare di andare al voto ci vuole davvero un bel fegato. Ma comunque abbiamo sempre affermato di essere nell’area di centrodestra.
Anche se con posizioni molto distanti da quelle della Lega e di Fratelli d’Italia…
Nel centrodestra ci riconosciamo nella componente di centro che, certo, è un po’ in sofferenza rispetto alla destra, come può esserlo in parte anche Forza Italia. Ma il problema non è questo, al momento.
E qual è?
Il punto è che chi deve parlare e indicare la rotta adesso è il presidente del Consiglio Conte. Ora è lui a dover dire dove vuole andare e se, quindi, vorrà seguire anche quella parte più moderata del Movimento che guarda verso una componete più centrista. Ma io non ho sentito ancora nessuna parola di chiarezza da parte del premier.
Il “cantiere” dei costruttori aperto dal leader del Centro democratico Bruno Tabacci, quindi, non le interessa?
Guardo con grande interesse a quello che fanno i colleghi che disegnano una traiettoria di centro. Io sto già al centro, però. E comunque, ripeto, non siamo noi a dover decidere.