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Bonafede e Renzi: "Mi segui fino in bagno". Si odiano dai tempi di Firenze

I due si conoscono dai tempi in cui Matteo era sindaco. Il grillino girava con una mini telecamera e filmava tutto

Bonafede e Renzi: "Mi segui fino in bagno". Si odiano dai tempi di Firenze

Matteo Renzi e Alfonso Bonafede. La rottura della trattativa per il Conte ter è dovuta forse anche ad una conoscenza che arriva da lontano, dai tempi del leader di Italia Viva sindaco di Firenze. Diciassette settembre 2012, Palazzo Vecchio. Alfonso Bonafede, - si legge sul Fatto Quotidiano - professione avvocato e nel tempo libero attivista di “Firenze 5 Stelle”, aspetta il sindaco Matteo Renzi fuori dall’aula consiliare con la telecamera in mano. Fa così da anni: entra a Palazzo e riprende il Consiglio, intervista gli eletti, incalza il sindaco e a volte porta con sé un lavoratore incazzato, un ambientalista, qualcuno che abbia qualcosa dv gridare. Poi mette tutto in Rete.

Bonafede va in Comune e filma i lavori. Il più delle volte Renzi lo sfotte: “Una volta mi ha inseguito fino in bagno con la telecamerina, al che gli ho detto: ‘Ma tu lo sai che il Consiglio comunale è già in streaming sul sito del Comune?". Di lì a poco - prosegue il Fatto - il Giglio magico si sposta a Roma per i suoi anni di gloria, il M5S entra in Parlamento e Bonafede fa carriera, fino al Conte II e agli agguati renziani. Dietro cui, forse, c’è anche un po’ di quel passato fiorentino.