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Politica
Calenda a scoppio ritardato su Renzi: non sapeva delle sue amicizie arabe?

Calenda ha allora colto la palla al balzo ed ha replicato assai stizzito che "ero a fare iniziative sul territorio per azione e Iv. Non ero a Miami con il genero di Trump o in Arabia a prendere soldi dall'assassino di Khashoggi". Non contento del missile fatto partire su Renzi attacca anche la Bonino: "Gli Ego o la litigiosità non c'entrano nulla" perché "tutti i politici hanno un Ego. Per quello di Bonino consiglio di rileggersi Pannella. C'entra la volontà di fare politica in modo serio, onorevole e onesto. Buona giornata".

Ma evidentemente il rodimento del pariolino è tanto perché subito dopo non riesce a trattenersi e sgancia un altro Tweet al curaro: "Ho rotto con Letta quando ha trasformato l'agenda Draghi in quella Bonelli/Fratoianni/Di Maio. Non sono caduto nella fregatura di Renzi e Boschi sul finto partito unico". Dunque, si delinea la figura di un genio della politica che la sa lunga su uomini e cose. Ma il nipote di Comencini deve avere proprio delle Gran Rotazioni di Sfere perché non riesce ancora a trattenersi e torna sul bersaglio grosso, ancora il toscano: "Non ho preso finanziamenti per il partito da speculatori stranieri e intrallazzatori. Non ho mai incontrato un magistrato se non per ragioni di servizio. Mai sono entrato nelle lottizzazioni del CSM. Nella vita professionale non ho mai ricevuto avvisi di garanzia/rinvii a giudizio/condanne pur avendo ruoli di responsabilità. Non ho accettato soldi a titolo personale da nessuno, tanto meno da dittatori e autocrati stranieri".

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