Politica

Cannabis-Santori, "sanzionano i comuni mortali, perché lui no?”. Esposto

di Antonio Amorosi

Accontentato Santori. Ha detto di coltivare e anche fumare cannabis dalle superiori. Segnalato alla Prefettura dal componente della commissione Giustizia Vinci

Cannabis-Santori: il "dem" è sopra la legge? I comuni mortali sanzionati. Perché lui no? La sparata propagandistica della “sardina”

“Se lui produce cannabis, si sente motivato dal consumare droghe”, spiega il componente della Commissione Giustizia alla Camera l’avvocato Gianluca Vinci (FdI), “deve sapere che in Italia vige il DPR 309 del 1990 che sanziona chi fa uso, anche personale di sostanza stupefacenti, perché sono soggetti che in alcune circostanze possono diventare pericolosi. Mi chiedo però perché i comuni mortali vengano sanzionati e Santori, consigliere comunale del Pd, no?”

Alcuni giorni fa, agli Stati Generali della cannabis, che si sono tenuti a Milano, la “sardina” Mattia Santori, ora consigliere comunale di Bologna, ha ammesso di coltivare cannabis in casa. Santori ha dichiarato di aver coltivato tre piantine che hanno generato 60 grammi d'erba e che fa uso dello stupefacente da quando ha 18 anni. Avrebbe anche affermato: “Al momento l'auto coltivazione è equiparata allo spaccio per cui io rischio sino a 6 anni di carcere: E’ assurdo”. Per giustificarsi ha citato le sentenze della Cassazione che hanno indicato ai tribunali di considerare poche piantine come uso personale. Per la “sardina” il Parlamento dovrebbe legiferare contro la legge in vigore.

Ha anche sostenuto che è provato scientificamente che la cannabis non crea dipendenza ma non si sa quali siano questi studi. E’ vero il contrario, per innumerevoli studi scientifici: la cannabis crea dipendenza, come conferma anche l’ultimo studio della National Institute on Drug Abuse, agenzia governativa statunitense, ma è uno fra i tanti. Altro tema è l’ipocrisia del mercato “nero” che rifornisce milioni di consumatori o il problema delle dipendenze diffuse nella società. Ma tutto questo poco ha a che fare con le ammissioni della sardina. Quella di Santori sembra molto una sparata propagandistica per ingraziarsi i tanti giovani che anche con il referendum hanno sollevato il problema.

“Per aiutarlo", spiega Vinci, "visto che ha deciso di autodenunciarsi, questa mattina ho deciso di segnarlo alla Prefettura di Bologna in modo che il Prefetto possa convocarlo e spiegargli che quello che sta dichiarando e facendo è sicuramente un illecito amministrativo, si vedrà poi per i modi e le quantità se anche penale, e prevede almeno un percorso di recupero”.

“Santori, con la sua sparata rischia la sospensione della patente, la sospensione della carta d’identità per l’espatrio, deve comunque fare incontri con lo psicologo in Prefettura, iniziare un percorso terapeutico di disintossicazione… quello che fanno e viene fatto ai comuni mortali”, continua Vinci.

Come solitamente si salvano i comuni mortali che finiscono in Prefettura? Sostengono che è la prima volta, di aver sbagliato e di non farlo più. Se Santori però sosterrà che fuma cannabis da quando aveva 18 anni e oggi se la coltiva, come avrebbero riferito i giornali, dovrebbe iniziare un percorso terapeutico di recupero e essere tenuto sotto osservazione.

“Cosa farà la Sardina? Dirà alla Prefettura quanto ha riferito ai giornali e ne subirà le conseguenze o dirà il contrario alla Prefettura e allo psicologo?”, si chiede Vinci

“Ricordo”, conclude il deputato, “che in Commissione Giustizia alla Camera abbiamo esaminato proprio il testo di legge di modifica del TU 309/1990 a firma PD e 5S e all’interno del quale proprio in Commissione è stata reinserita integralmente la normativa sugli illeciti amministrativi che era stata tolta nel testo base”.