Politica

Capalbio, i radical chic della Sinistra pronti a una nuova stagione

Di Giuseppe Vatinno

Pre-lampadati, con la "r" moscia, la villa vista mare e un bicchiere di champagne ghiacciato tra le mani: i ricchi di Sinistra si preparano per l'estate

Occorre andare a settembre alla mostra del cinema a Venezia. Vedersi tutti i film di Nanni Moretti rigorosamente con abiti infeltriti anni ’70. Amare la Sacher Torte e la marmella di albicocche. Struggersi per le borgate romane, in specie e nell’ordine orario del Raccordo: “Tufello, Torre Angela, Tor Tre Teste, Tor Sapienza, Tor Bella Monaca, Laurentino 38, Spinaceto, Corviale, Primavalle, Tor Lupara”. Stravedere per alcuni quartieri della capitale: Testaccio, Trastevere, Monteverde vecchio ed il Pigneto, terra di registi e birre. Mandare i figli a stage e/o kermesse a Forte Prenestino okkupato (si prega di lasciare le Maserati a distanza ed entrare in motorino).

Leggere sulla spiaggia polpettoni da migliaia di pagine, come “La scuola cattolica” e avere dietro i fumetti di “Zerocalcare”. Condizione inalienabile dei mattoni è che abbiano vinto il premio Strega. Indignarsi sotto l’ombrellone per la “borgatara” (mi raccomando la r moscia), al secolo Giorgia Meloni. Gli uomini discettano invece del ritorno del fascismo, anzi del “fassismo”. La pronuncia deve essere romagnola originale predappiana e certificata da ‘Gnazio La Russa.

Prendere in giro il ministro Francesco Lollobrigida (r moscia, mi raccomando) che alcune snob parioline definiscono ridacchiando “Barney”, dal noto personaggio dei Flinstone. I radical - chic di Capalbio possono poi riconoscersi da segni o stigma evidenti.