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Usa, Fidanza (FdI): "Meloni avrà un'ottima collaborazione con Trump, ma difenderà l'Italia prima di tutto. Se serve anche con Donald"

Di Alberto Maggi

L'uomo chiave della premier per la politica estera su Affaritaliani.it

Che cosa cambia per l'Europa con la vittoria di Trump? "Ci sarà da risvegliarsi. Dovremo fare il nostro dovere in termini di difesa, perché non possiamo più pretendere che altri paghino per noi"


Donald Trump ha vinto, anzi ha trionfato. Carlo Fidanza, capodelegazione di Fratelli d'Italia a Bruxelles, ha fama di “trumpiano” tra i suoi... “Non mi piacciono le etichette”, dichiara ad Affaritaliani.it intervistato sul risultato delle elezioni presidenziali in America.

Però bisogna darle atto che lei lo aveva sempre detto, ci aveva sempre creduto… “Seguo la politica americana da tanto tempo e, ancora prima della sua ricandidatura alle primarie, avevo capito che Trump godeva ancora di un sostegno popolare enorme, per molti versi quasi di un amore viscerale da parte di milioni di americani".

È stata una vittoria senza discussione. “Un trionfo. Trump ha vinto in tutti gli Stati in bilico, ha ribaltato la maggioranza in Senato, ha vinto nel voto popolare. Dopo essere scampato a due tentativi di omicidio e aver subito attacchi di ogni tipo. È un miracolo politico ma è soprattutto la vittoria del senso comune, di milioni di americani che non sono mostri, come li dipinge la sinistra, ma vogliono sicurezza, meno tasse e più amor patrio”.

Le colpe dei Democratici sono evidenti. “I disastri di Biden-Harris in tema di inflazione, immigrazione e politica estera sono sotto gli occhi di tutti. Trump è riuscito a porsi ancora una volta come il cambiamento e gli americani si sono affidati di nuovo a lui”.

Molti osservatori dicevano che per Giorgia Meloni sarebbe stata meglio una vittoria democratica… “Mi fanno sorridere questi consigli interessati. Meloni è premier e dialoga con tutti, ma è una donna di destra e immagino sia felice del risultato. Dopodiché, è prima di tutto una patriota italiana e difenderà l’interesse nazionale sopra ogni cosa, come ha sempre fatto. Se necessario anche con Trump. Anche se io penso che tra Trump e Meloni ci sarà un’ottima collaborazione, è nelle corde e nell’interesse di entrambi”.

Si punta a non pagare un prezzo troppo alto in una nuova stagione di dazi? “Trump ha sempre criticato il surplus commerciale tedesco e nella sua scorsa esperienza aveva applicato dazi selettivi, preservando in qualche modo l’Italia. Vedremo”.

E per l’Europa cosa cambia? “Ci sarà da negoziare duro. Ma soprattutto ci sarà da risvegliarsi. Dovremo fare il nostro dovere in termini di difesa, perché non possiamo più pretendere che altri paghino per noi. E dovremo riallineare le agende economiche, per esempio sul green: la transizione solo elettrica ci consegna alla Cina e ci allontana dagli USA. Possiamo permettercelo?”.

Salvini dice che Trump porterà la pace in Medio Oriente e soprattutto in Ucraina... “Tutti vogliamo la pace, dipende dal costo. Anche se personalmente non ho mai creduto al disimpegno totale e immediato di Trump. Lui ha potuto vantare quattro anni senza guerre esercitando la deterrenza contro Russia, Cina e Iran. Prima di abbandonare il campo deve ripristinare la deterrenza, altrimenti - pur in condizioni diverse - ricorderebbe Biden nella disastrosa ritirata da Kabul. E questo non è da Trump”.




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