Casaleggio lancia Controvento, ecco i 10 principi del manifesto - Affaritaliani.it

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Casaleggio lancia Controvento, ecco i 10 principi del manifesto

Davide Casaleggio, figlio del celebre Gianroberto, si stacca definitvamente dal Movimento e lancia Controvento assieme ad Enrica Sabatini

Nessun lancio di un nuovo partito -  anche se non tutti la leggono così - ma al tempo stesso nessun segnale per una possibile ricucitura e anche un po' di indifferenza verso un rapporto che si considera ormai "arrivato" al capolinea. Dopo la presentazione del manifesto 'Controvento' lanciato dall'associazione Rousseau di Davide Casaleggio, fra i parlamentari Cinque stelle la  richiesta di procedere sulla strada del divorzio non sembra fare passi indietro. E' arrivata l'ora di staccare la spina. Un 'warning' rivolto indirettamente anche , al lavoro sul nuovo progetto di rifondazione del Movimento, altrimenti rischia, nota una fonte per rendere con evidenza il concetto, una guerra 'termo nucleare'.

Il nodo resta politico, Casaleggio, ancorato solo alle idee del padre, non può dettare la linea, viene osservato: ci sono due visioni di Movimento diverse e quello nuovo che si sta profilando va verso un'area progressista. Sarà il Movimento e solo il Movimento a stabilire contenuti e regole. Il progetto di rifondazione punta certo sulla democrazia diretta, ma come declinarla deve essere deciso e non necessariamente attraverso una piattaforma gestita dall'esterno. Il M5S si deve riappropriare dello strumento e puntare a rafforzare la rappresentanza sui territori.

Rousseau ha fallito la sua mission, è il j'accuse, spiegano alcune fonti, nonostante stasera Casaleggio e Sabatini abbiano parlato di metodo, trasparenza, decisioni prese dal basso e non calate, competenza: la continua programmazione di eventi, soprattutto negli stessi giorni degli stati generali, il creare ruoli politici a prescindere, il sistema assolutamente non meritocratico dei 'mi fido', il fatto che nessuno conosca gli iscritti del territorio di elezione (territori da cui si levano diverse critiche), l'inutilità del servizio 'scudo della rete' nato a tutela degli iscritti, visto che c'è stato chi ha avuto problemi con querele e non è riuscito ad usufruirne e a livello nazionale, le prese di posizione sulla possibilità per i malpancisti di astenersi durante il voto di fiducia, sono alcuni degli esempi portati.