Politica
Caso Marra: "Sto a disposizione...della giustizia"
127 giorni di detenzione ingiusta: dalle condanne all'emergere della verità
Caso Marra: "Sto a disposizione... della giustizia"
Dottor Marra, la recente sentenza di assoluzione della Corte di Cassazione riguardo all'accusa di abuso d’ufficio per la nomina di suo fratello Renato presso la direzione Turismo del Comune di Roma ha rappresentato per lei un momento significativo?
Indubbiamente. Accolgo con immensa soddisfazione e senso di giustizia la pronuncia della Corte di Cassazione. Questa sentenza non solo ha riconosciuto la mia totale estraneità agli addebiti di abuso d’ufficio, ma ha anche sancito inequivocabilmente la falsità delle accuse mosse nei miei confronti. È un segnale cruciale che chiude definitivamente un capitolo estremamente difficile della mia vita.
Come pensa che questa decisione influenzerà il processo per corruzione che l'ha coinvolto?
La sentenza di assoluzione per abuso d’ufficio ha un impatto significativo sul processo per corruzione che ha segnato la mia esistenza. Durante quel delicato procedimento, ho dovuto fronteggiare un’accusa molto grave, nonostante avessi chiarito immediatamente che i fondi in discussione erano i miei e non di Scarpellini.
Come ha affrontato queste accuse che riteneva infondate?
È stato estremamente frustrante e doloroso. Nel processo per corruzione è stato devastante essere condannato quale beneficiario del denaro quando in realtà io avevo pagato un immobile molto di più del suo valore allo Scarpellini per soddisfare delle sue esigenze commerciali e personali, una operazione che è stata erroneamente configurata come un episodio di corruzione quando lo Scarpellini mi aveva semplicemente restituito il sovraprezzo con degli assegni circolari tratti dal suo conto corrente. Lascio alla intelligenza del lettore giudicare se il prezzo di una corruzione possa essere pagato con degli assegni circolari. È invece arrivata la condanna in primo e secondo grado, successivamente annullate dalla Corte di Cassazione per intervenuta prescrizione così privandomi di un giudizio di merito che avrei voluto, ma che la linea difensiva scelta non prevedeva. Tutto ciò nonostante, come si può facilmente comprendere oggi, si fosse in presenza di un reato inesistente.
Qual è stato l'impatto di queste vicende sulla sua vita personale e professionale?
Questa diversa realtà del processo ha segnato un punto di svolta nella mia vita che ha portato all'ingiusto licenziamento da parte del Comune di Roma, causando notevoli difficoltà economiche e personali a me e alla mia famiglia. Nonostante l'assoluzione per abuso d'ufficio, queste ombre continuano a gravare pesantemente sulla mia vita sia personale che professionale.
Qual è la sua speranza riguardo a queste questioni legali nel futuro?
Spero che emerga la vera verità su quanto accaduto e che venga ripristinato il mio onore e la mia reputazione. A tal fine ho anche citato in giudizio il figlio dello Scarpellini perché il denaro derivante dalla mia presunta corruzione, ed invece oggetto del loro debito espressamente riconosciuto nei miei confronti, non è stato restituito integralmente. Quello che emergerà da questo procedimento civile squarcerà il velo di molte infamanti_ -quanto infondate- accuse rivoltemi. Sto inoltre lavorando incessantemente con i miei avvocati per dimostrare la mia totale innocenza anche acquisendo nuove prove ed approfondendo circostanze poco chiare, ai fini di una revisione del processo. Resto fiducioso che, alla fine, la giustizia prevarrà.