Caso Regeni, alla discussione per la Commissione d'inchiesta erano solo in 19

Durante la discussione in aula per l’istituzione di una Commissione d’inchiesta per il caso Regeni, c’erano solo 19 deputati. Causa: maxi ponte di Pasqua. Dodici saranno i mesi di tempo a disposizione per fare chiarezza  sulla morte di Giulio Regeni. Si cercherà di accertare una volta per tutte i fatti, e le condotte commissive e omissive che hanno costituito, e probabilmente lo costituiscono ancora, un ostacolo. La Lega, sempre nella giornata di ieri, ha dato il via libera alla Commissione.

"La commissione Giustizia, congiuntamente a quella Esteri, ha in sostanza dato seguito alla richiesta di verità avanzata dai genitori di Giulio Regeni, votando la proposta di legge che istituisce una commissione d'inchiesta. Siamo orgogliosi del lavoro che abbiamo fatto perché il testo licenziato dà poteri e mezzi all'organismo parlamentare per trovare quella verità sulla morte di Giulio che -malgrado gli sforzi compiuti finora- ancora fatica a emergere. Spero che l'Aula raccolga l'appello del presidente Fico che auspica un voto unanime su una questione così importante ''. Lo afferma la presidente della commissione Giustizia e deputata del M5S, Francesca Businarolo, la quale ricorda che oggi alle 13 è scaduto il termine per la presentazione degli emendamenti per l'Aula e domani il Comitato dei Nove è chiamato a dare eventuali pareri.

"E' una cosa buona e giusta la Commissione d'inchiesta parlamentare sulla morte di Giulio Regeni. Oggi alla Camera, con la discussione generale, si è avviato il percorso per la legge istitutiva che voteremo in via definitiva prestissimo. Nulla potrà sanare il dolore dei genitori che in tanti ammiriamo per il coraggio e la passione. Quella di Giulio è una ferita insanata ai diritti umani. Governo e Istituzioni, come ha detto l'onorevole Massimo Ungaro, non possono darsi pace fino a quando avremo la verità". Lo ha detto Barbara Pollastrini, deputata del Partito Democratico, oggi in aula per la discussione generale.