Politica

Caso Rovelli, siluro a Crosetto: "Il problema delle porte girevoli è serio"

I co-Presidenti nazionali dell’associazione pacifista "Un Ponte Per" intervengono sul caso Crosetto-Rovelli: "Non basta un invito a cena"

"Occorrono norme appropriate a tutela dell’interesse pubblico e della nostra stessa democrazia"

In merito alla polemica tra il professore Carlo Rovelli e il Ministro della Difesa Guido Crosetto scoppiata a margine del Concertone del primo maggio, sono intervenuti oggi anche i due co-Presidenti nazionali dell’associazione pacifista Un Ponte Per, Alfio Nicotra e Angelica Romano, lanciando un vero e proprio "siluro" al ministro.

"Il tema su come si tutela l’indipendenza del Governo, delle istituzioni parlamentari e delle stesse Forze Armate dalla potenza seduttiva del complesso bellico/industriale è un tema vero e serio, che non può essere affrontato con qualche battuta o con qualche invito a cena. Occorrono norme appropriate a tutela dell’interesse pubblico e della nostra stessa democrazia", hanno dichiarato. 

"La questione delle porte girevoli di alti ufficiali, di uomini di Governo ed ex parlamentari che finiscono a svolgere ruoli nell’unica industria pubblica italiana ancora esistente – ovvero quella degli armamenti – dovrebbe prevedere incompatibilità almeno di cinque anni dalla cessazione della carica pubblica a quella dell’assunzione nel settore industriale armiero", hanno aggiunto. 

"Si tratta di evitare il conflitto d’interesse e il fatto che, durante il mandato, gli uomini di Governo, del Parlamento e dei vertici delle Forze Armate siano realmente autonomi nell’assumere le proprie decisioni. Se ogni contratto o scelta politica che comporta commesse nel settore militare, il retropensiero di chi le compie va al proprio destino personale, è molto probabile che non sia una scelta libera e fatta per l’interesse della comunità", hanno concluso Nicotra e Romano.