A- A+
Politica
Catalogna referendum, imbarazzo per Salvini. Lega, torna la voglia di Padania


Il referendum per l'indipendenza della Catalogna non ci voleva proprio per Matteo Salvini e per la Lega. Ovviamente il leader del Carroccio ha condannato in modo netto la repressione della polizia spagnola ("Ho visto a Barcellona delle scene incredibili indegne del 2017 con un governo che manda a manganellare cittadini inermi che vogliono votare nei seggi. A Madrid qualcuno la deve pagare perché ferire centinaia di persone che volevano votare un referendum per la loro terra è una cosa che neanche nell'Unione Sovietica o nella peggior Turchia si sarebbe mai vista"), ma senza sposare la causa del popolo catalano come invece avrebbe fatto qualche anno fa la Lega di Umberto Bossi, della Padania e del dio Po.

Infatti Salvini ha precisato che è molto diversa la situazione dei referendum sull'autonomia che si terranno il prossimo 22 ottobre in Italia: "Il 22 ottobre in Lombardia e Veneto si terrà un referendum legittimo, riconosciuto anche dallo Stato, per cui si andrà a votare tranquillamente nei seggi elettorali". Sottolineare che i referendum di Maroni e Zaia sono "legittimi" corrisponde quasi a bollare come "illegittima" la consultazione della Catalogna in quanto non riconosciuta da Madrid.

Altri leghisti, però, sono su posizioni differenti. L'europarlamentare leghista Mario Borghezio era addirittura a Barcellonea a fianco dei "fratelli catalani". Ma senza scomodare i vecchi secessionisti, basta leggere le dichiarazioni del vice-presidente del Senato Roberto Calderoli ("interrompere le relazioni diplomatiche con Madrid") e del leader della Lega Lombarda Paolo Grimoldi ("Alfano espella l'ambasciatore spagnolo"). Salvini sta lavorando ormai da mesi per trasformare la Lega in un partito nazionale e sovranista che sia in grado di conquistare consensi anche da Roma in giù, partendo dalle elezioni regionali in Sicilia del prossimo 5 novembre. Ed è evidente che il riaccendersi in Europa delle spinte per l'indipendenza fa riemergere anche nel Carroccio la voce ormai sopita dei bossiani e di chi rimpiange la Padania libera e il grido "Roma ladrona".

Tutto ciò rischia di compromettere il progetto del segretario a pochi mesi dalle urne. E non è semplice spiegare agli occhi dell'opinione pubblica, soprattutto del Mezzogiorno, che quelli di Lombardia e Veneto sono un'altra cosa rispetto al referendum catalano. Non solo. Le drammatiche vicende di Barcellona alimentano nuove tensioni con Giorgia Meloni che già aveva definito "inutili" i referendum di Maroni e Zaia. La leader di Fratelli d'Italia-An si è schierata apertamente con Madrid parlando di "Patria" come "ultimo argine alla deriva mondialista". Insomma, la 'bomba' catalana rischia di esplodere anche in Via Bellerio e di incrinare l'asse Lega-Fdi.

Tags:
catalogna legacatalogna referendum lega





in evidenza
Villa da sogno in vendita a Casalpalocco: è dell'ex portiere dell'As Roma Patricio

Ecco quanto vale l'immobile

Villa da sogno in vendita a Casalpalocco: è dell'ex portiere dell'As Roma Patricio


in vetrina
Nuovo concept per i cocktail di lusso: nel cuore di Milano Giardino Cordusio

Nuovo concept per i cocktail di lusso: nel cuore di Milano Giardino Cordusio


motori
Renault lancia la tecnologia Apache: meno rumore per strade più sicure e sostenibili

Renault lancia la tecnologia Apache: meno rumore per strade più sicure e sostenibili

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.