Politica

Cda Rai, accordo Pd-M5S e Lega-FI. Meloni fuori. "Opposizione epurata"

Eletti De Biasio, Di Majo, Bria e Agnes

Rai: De Biasio eletto al Senato con 102 voti, Di Majo 78 - Igor De Biasio e Alessandro Di Majo sono stati eletti dal Senato come componenti del consiglio di amministrazione della Rai. De Biasio, sostenuto da Lega e FI, ha ottenuto 102 voti, Di Majo, sostenuto dal M5s, 78. Il centrodestra si e' diviso: il consigliere Rai Giampaolo Rossi, sostenuto da Fratelli d'Italia, ha ottenuto 20 voti.

Rai, la Camera elegge per il Cda Francesca Bria e Simona Agnes - La Camera dei deputati ha eletto i due componenti del Cda Rai di propria competenza: si tratta di Francesca Bria e di Simona Agnes. Il vicepresidente di Montecitorio Fabio Rampelli Fico ha comunicato lo spoglio dei voti. Con 463 presenti, altrettanti votanti, e nessun astenuto, Bria ha avuto 162 voti, Agnes 161, Russi 74, Giannone 16. I voti dispersi sono stati 1, le schede bianche 20, le nulle 29. Francesca Bria era stata proposta dal Pd, Simona Agnes da Forza Italia.

Rai:Salvini,Lega-FI garantiscono pluralismo in cda sbilanciato - "La presenza di esponenti della Lega e di Forza Italia nel cda Rai saranno garanzia di pluralismo per tutti, opposizioni comprese, per bilanciare un eterno predominio della sinistra nella tivu' pubblica confermato, purtroppo, anche in occasione di queste ultime nomine". Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini.

RAI, MELONI: FDI UNICA OPPOSIZIONE EPURATA DA RAPPRESENTANZA - "Quando l'Italia era ancora una Nazione democratica la governance della RAI, l'emittente pubblica, contemplava la presenza dell'opposizione, a cui spettava la Presidenza e la presenza nel Cda. Nell'epoca della maggioranza arcobaleno, invece, Fratelli d'Italia - unico partito di opposizione e secondo molti sondaggi primi partito italiano - viene epurato da qualsiasi rappresentanza, così che il servizio pubblico, pagato con i soldi di tutti gli italiani, sia più simile al modello cinese che a quello di una qualsiasi nazione democratica". Lo dichiara il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, secondo cui "i partiti che sostengono Draghi, negando per la prima volta nella storia diritto di rappresentanza all'opposizione, hanno scritto una delle pagine più buie della storia della Repubblica Italiana. Evidentemente la nostra crescita fa così tanta paura da giustificare la spudorata violazione dei più basilari principi democratici. Ma se facciamo così paura è perché siamo liberi, e questa è una buona notizia, e una ragione in più per continuare a batterci".