Politica
Meloni-Salvini-Berlusconi:ballottaggio partita aperta nel centrodestra
Ballottaggio Elezioni amministrative 2016. Ecco come cambiano gli equilibri nel centrodestra dopo il successo della Meloni e la malattia di Berlusconi
Ci sono due fatti nuovi nel tormentato paesaggio politico del centro – destra: il buon successo (ma senza raggiungere il ballottaggio) di Fratelli d’Italia con la Meloni a Roma e la malattia di Silvio Berlusconi.
I fatti sono noti ma li riassumo brevemente.
La vicenda romana è stata in realtà una vera e propria partita nazionale in quanto nello scenario della Capitale si è delineato un possibile futuro per l’intero centro – destra. I contendenti erano tre: il vecchio padre nobile Silvio Berlusconi, il leader della Lega Matteo Salvini e Giorgia Meloni.
I tre cercavano di farsi le scarpe a vicenda, come si suole dire, ma alla fine l’unica vincitrice (si badi bene solo del confronto interno però), non si sa quanto consapevole, è stata proprio la donna; Berlusconi l’aveva dapprima candidata con lei che ha rifiutato, poi c’è stato tutto il balletto Bertolaso (che ne esce con una reputazione pubblica azzerata) ed infine l’ auto – candidatura della Meloni supportata da Salvini, fatta più per disperazione che per scelta programmata.
Ma, come noto, il progetto Noi con Salvini e cioè lo sbarco della Lega al centro – sud è miseramente naufragato causa le colpevoli mosse di Salvini stesso nella Capitale. Infatti, a fine 2014 e inizio 2015, il suo consenso era altissimo; sembrava l’ uomo nuovo capace di federare finalmente il rissoso centro – destra, ma l’occasione fu vanificata da incredibili errori tattico – strategici che hanno portato il leader leghista a perdere l’autobus.
In pratica poi, a parte gli errori del capo, c’è stata una gestione totalmente assente del delegato centro – meridionale del progetto e cioè del senatore Raffaele Volpi che non è riuscito mai ad aggregare le forze sul territorio in una totale e desolante assenza di iniziative e progetti; il suo sostituto, Gian Marco Centinaio, ha ereditato una situazione già molto compromessa ed ha fatto pochissimo di più.
I risultati finali a Roma sono impietosi: Lega al 2.7% scompare dagli schermi radar, Forza Italia al 4% (dopo il disastro di Marchini) e Fratelli d’Italia al 13%. Tuttavia le cose non sono così facili. A Milano Forza Italia invece è andata bene mentre non c’è Fratelli d’Italia e così in altre città al voto.
L’unico dato certo che emerge dall’analisi generale del primo turno di queste amministrative è che Salvini ora è in difficoltà e il vento propizio è passato. La malattia di Berlusconi cambia ulteriormente i giochi perché se è vero che il vecchio leone dovrà fare un bel passo indietro in politica la strada è aperta ad un confronto finale Salvini – Meloni per la leadership del centro – destra ed a questo punto l’occasione per lei sembra propizia se non ripeterà gli errori di Salvini (che tenta ora di aprire inutilmente ai Cinque Stelle che furbamente fanno finta di non accettare).
L’altro possibile “uomo nuovo” del centro – destra, Alfio Marchini, che “studiava” da leader della coalizione sperando di sostituire in un progetto medio – lungo Berlusconi, è miseramente naufragato elettoralmente causa una spocchia mal celata e piroette con i partiti non graditi affatto dagli elettori.
Da tenere presente che una sfida Renzi – Meloni avrebbe oltretutto una carica di emotività suppletiva nel fatto che una donna candidata come Primo Ministro non c’è mai stata in Italia (e solo ora negli Usa).