Centrodestra, Meloni ago della bilancia nella sfida tra Berlusconi e Salvini

Silvio Berlusconi ha cercato di intestarsi il successo di Nello Musumeci in Sicilia, ma il 16 virgola qualcosa di Forza Italia non è certo un risultato entusiasmante. Matteo Salvini, invece, è stato molto più pacato e ha parlato di una vittoria del Centrodestra unito e di uno schema che va riproposto anche alle Politiche. In realtà, la vera trionfatrice del voto nell'Isola è Giorgia Meloni.

La leader di Fratelli d'Italia ha insistito fino all'ultimo sul nome di Musumeci convincendo l'ex Cavaliere a convergere. Non solo, la lista Fdi-NoiconSalvini ha sorprendentemente superato la soglia del 5% eleggendo per quattro consiglieri all'Assemblea regionale (uno di FdI nel listino del candidato Governatori, due di FdI nel proporzionale - uno a Messina e uno a Catania - e uno della Lega a Palermo). Ora, con il Centrodestra con il vento in poppa verso le elezioni politiche, la Meloni di fatto acquisisce un ruolo molto importante e di ago della bilancia nella competizione tra Salvini e Berlusconi.

Fratelli d'Italia è andata a braccetto per mesi con la Lega sui temi dell'Europa e dell'immigrazione, poi, sui referendum autonomisti di Lombardia e Veneto, ha preso le distanze dal Carroccio riavvicinandosi a Forza Italia soprattutto con la proposta di una riforma presidenziale. Con un valore stimato nei sondaggi tra il 4 e 5%, e un bacino massimo del 7-8%, la Meloni può davvero giocare un ruolo chiave per il futuro equilibrio del Centrodestra. Non va dimenticato che la candidata sindaca a Ostia arrivata al ballottaggio con quasi il 30% dei voti contro i grillini è proprio di Fratelli d'Italia.

Ora nella definizione del programma elettorale e delle candidature nei collegi uninominali le decisioni della Meloni, coordinata da Ignazio La Russa, saranno fondamentali per capire se, in caso di vittoria del Centrodestra, il premier verrà espresso dalla Lega o da Forza Italia. Di fatto la leader di Fratelli d'Italia è riuscita ad avere quel peso politico che sognava Angelino Alfano, arrivato ormai al tramonto politico dopo il flop nella sua Sicilia.