Politica
Centrodestra, 'quarta gamba' quasi pronta. Chi ne fa parte. I nomi
Centrodestra 'quarta gamba', il problema è l'Udc. Ecco perché
Grandi manovre al centro dopo la scissione in Alternativa Popolare. Si segguono i contatti e gli incontri per far nascere la cosiddetta 'quarta gamba' del Centrodestra, ovvero una formazione politica che affianchi Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia. Il progetto è quello di un rassemblent moderato, popolare e liberale. Molto attivi sono soprattutto gli ex alfaniani Maurizio Lupi e Roberto Formigoni, ai quali è rimasto il vecchio logo dell'Ncd, che - in stretto contatto con Arcore - stanno lavorando al listone di Centrodestra.
I primi interlocutori sono Stefano Parisi, fondatore di Energie per l'Italia ed ex candidato sindaco a Milano del Centrodestra, Clemente Mastella, il leader di Direzione Italia Raffaele Fitto e l'ex ministro della Famiglia Enrico Costa. Con loro anche il gruppo Idea guidato da Gaetano Quagliariello, che ormai più di due anni fa aveva lasciato Alfano perché non condivideva più l'alleanza con il Pd e con Matteo Renzi. Delle partita anche i socialisti di Stefano Caldoro, i repubblicani di Francesco Nucara e i liberali di Stefano De Luca. Trattative anche con Fare! di Flavio Tosi, nonostante il no di Salvini e della Lega ad ogni tipo di intesa.
Più complesso il dialogo invece con le componenti cattoliche, in primo luogo l'Udc orfano orfana di Pierferdinando Casini. Lorenzo Cesa, che comunque ha un buon rapporto sia con Parisi che con Fitto e con Lupi, non intende abbandonare lo scudo crociato di democristiana memoria ma gli altri componenti della nascente 'quarta gamba' vorrebbero un simbolo tutto nuovo che non sia una semplice sommatoria dei loghi attuali. In campo anche la Dc dell'ex ministro Gianfranco Rotondi che però non ha ottime relazioni con gli ex colleghi di partito guidati da Cesa.
La soluzione - assicurano - "si troverà", anche perché l'idea di fare due liste "sarebbe un suicidio politico" visto lo sbarramento al 3% previsto dal Rosatellum 2.0. Regista dell'operazione, ovviamente, Silvio Berlusconi che da Arcore promuove il rassemblent centrista-liberal-popolare. All'ex Cavaliere una pattuglia di parlamentari della 'quarta gamba', anche se non di Forza Italia, farà comodo per bilanciare il peso delle destre di Salvini e della Meloni.