Politica

Centrodestra, Salvini molla Berlusconi. Lo strappo parte dall'Alto Adige

Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)

Centrodestra, Salvini scippa la Svp al Pd per le Regionali in provincia di Bolzano

E' ufficiale, Matteo Salvini sta già pensando oltre il Centrodestra. O, quantomeno, oltre questo tipo di Centrodestra formato dall'alleanza della Lega con Forza Italia e Fratelli d'Italia. E la prova sono le elezioni in Alto Adige in programma domenica 21 ottobre. Il vicepremier e ministro dell'Interno, in questi giorni in vacanza a Pinzolo in Trentino con la figlia Mirta, dovrebbe incontrare i rappresentanti della Südtiroler Volkspartei, il partito della stella alpina che rappresenta i cittadini di lingua tedesca. Il leader della Lega sabato sera nella località della Val Rendena terrà un comizio per dare il via alla campagna elettorale in Alto Adige e in Trentino.

Se in provincia di Trento il candidato del Centrodestra sarà Maurizio Fugatti, in provincia di Bolzano la Lega potrebbe andare alle urne da sola e comunque non con la classica coalizione di Centrodestra. Non è escluso che la Lega possa trovare un accordo con la Svp, partito che storicamente - anche alle elezioni politiche - si è sempre alleato con il Pd (e infatti Maria Elena Boschi è stata eletta proprio in Alto Adige). Salvini ha spiegato che "la Lega è nata per difendere le specificità e le autonomia e nei prossimi giorni avrò incontri con la Svp". Salvini ha aggiunto che "se a Trento abbiamo squadra e progetto, in Alto Adige i nostri leghisti mi dicono che preferiscono andare da soli perché la convivenza con alcuni alleati è difficile".

La strategia del titolare del Viminale è duplice: scippare la Svp al Pd, e garantirsi quindi un bacino elettorale prima di Centrosinistra, e iniziare a smarcarsi da Berlusconi. Salvini non può rompere subito con l'ex Cavaliere, ed ecco perché in Trentino il Centrodestra tiene (così come, forse, in Abruzzo), ma dove e quando c'è l'occasione inizia a costruire il dopo. Ovvero una destra sovranista ma anche regionalista e autonomista (questo significa l'eventuale intesa con la Svp) che superi la storica alleanza con Forza Italia e Fratelli d'Italia. In questo modo la Lega manda anche un segnale alla Meloni e a chi, come Giovanni Toti, sta ancora in Forza Italia ma in maniera molto critica. Il tempo delle scelte sta per arrivare e Fratelli d'Italia e i malpancisti azzurri dovranno presto scegliere se restano con Tajani e Gianni Letta o se seguire la nuova destra di Salvini e Giorgetti. Come in Alto Adige.